Popolo ci sta rimettendo, nel portafoglio. Perché ci sta? E al granitico 60%?

di Lucio Fero
Pubblicato il 31 Ottobre 2018 - 09:38 OLTRE 6 MESI FA
Il Popolo ci sta rimettendo, nel portafoglio. Perché ci sta? E al granitico 60%?

Popolo ci sta rimettendo, nel portafoglio. Perché ci sta? E al granitico 60%? (nella foto, il governo Conte al completo)

ROMA – Popolo ci sta rimettendo. Governo del popolo, Manovra del Popolo ma il popolo ci sta rimettendo. Nel portafoglio. E non è un’opinione, è un calcolo. Alla portata di tutti. Verificabile. Inoppugnabile. Tanto verificabile e inoppugnabile che perfino Di Maio: “Il Pil e la felicità si riprenderanno”. La felicità chissà, vai a sapere. Il Pil che si rialza di scatto magari. Ma non sembra proprio. Comunque qui e ora il popolo ci sta rimettendo. Tanto è verto che Di Maio intona il suo personale, convinto e accorato,  e anche stolido e stolto: sarà tre volte Natale.

Nell’attesa il popolo ci sta rimettendo. Sia che abbia risparmi, in qualunque forma. Il valore dei risparmi delle famiglie italiane è stato dalle elezioni di marzo toccato. Verso il basso. Colpa del destino cinico e baro o del complotto intergalattico contro l’Italia o delle intenzioni politico/economiche gradasse e allucinate del governo, come che sia il risparmio in Fondi Comuni, obbligazioni, titoli di Stato, polizze vita, valore degli immobili e ogni altra forma è stato toccato. Verso il basso. Chiunque ha una qualche forma di risparmio finora ci ha rimesso. Nel portafoglio. Se non ci credete andate a verificare sui vostri risparmi.

Nell’attesa del tre volte Natale il popolo ci sta rimettendo. Sia che abbia risparmi, sia che abbia azienda o impresa che sia. Che altro crediamo sia il Pil che si ferma se non il sistema delle aziende e della produzione e dei consumi che staziona appunto e non accelera?

Il popolo ci sta rimettendo, nel portafoglio. Lo stesso popolo che all’86 per cento (statistica recentissima) ama risparmiare, sente il risparmio come un bisogno protettivo (primi di gran lunga in Europa in questa voglia-bisogno-ansia del risparmio privato) è però quello che per nulla si turba se il suo governo e il suo Stato altro che risparmio, solo e soltanto deficit e debiti. E neanche tanto questo popolo si accorge o vuole accorgersi che ci sta rimettendo. Sui risparmi e sul lavoro.

Il popolo ci sta rimettendo. Ma ci sta. eccome se ci sta. Con un granitico e inscalfibile 60 per cento di consensi al governo Lega-M5S. Perché ci sta e ci sta alla grande, anche se ci sta rimettendo?

Piccoli e meno piccoli perché sparsi sul territorio della società italiana: popolo è anche quello che ci sta perché vuole andare in pensione a 62 anni e poi si vede, popolo è anche la pensione come traguardo e vitalizio. Quindi a me la pensione e il mondo crolli pure per conto suo. Anche questo è popolo.

E popolo è anche quello che nasconde reddito al fisco e ora aspetta condono. Così poi dopo ricomincia a nascondere reddito al fisco ancora più sereno. E popolo è anche quello che aspetta i 500 o 780 o mille al mese dei reddito di cittadinanza mica per farsi trovare un lavoro nel frattempo o per cercarlo in maniera professionale un lavoro. Magari quegli euro li aspetta come integrazione pubblica al reddito da lavoro nero che già svolge. Anche questo è popolo.

Ma sono piccoli e meno piccoli perché sparsi. Non rispondono appieno e con precisione al perché il popolo ci sta anche se ci sta rimettendo. Dice ancora, cercando il perché: popolo disinformato. Davvero? Nessuno nel paese censura verità, dati, ovvietà, evidenze. Si raccontano un sacco di balle, questo sì. C’è propaganda ossessiva e spudorata da parte di Salvini e Di Maio, questo sì. Giornali di carta e telegiornali mostrano una ossequiosa cautela nei confronti del Capitano e del Capo Politico, questo sì. Ma non c’è censura e volendo si può essere informati su tutto. Volendo però. E se non si volesse essere informati, se al popolo tutta questa informazione, anzi l’informazione e basta generasse rigetto?

Dice: popolo ignorante. Nel senso letterale della non conoscenza della realtà. Ignoranza peraltro informatissima. Informatissima con il materiale da social network. Cioè con il materiale meno attendibile più infiammante della storia culturale del genere umano. Ma un popolo informato e pensoso, razionale e moderato e riformista nella storia così candido, pulito e perfetto non s’è mai visto.

No, non sta qui il perché il popolo ci sta anche se ci sta rimettendo. Interessi di lobby sociali, parassitismi più o meno di massa, disinformazione auto inflitta, overdose di realtà falsata…tutto questo può sostenere, aiutare il perché il popolo ci sta. Ma il ci sta, lo starci anche se ci rimetti ha altro Dna. E l’inspiegabile, granitici, non scalfibile 60 per cento di consensi a Salvini e Di Maio nonostante i danni già subiti e quelli che verranno e già si vedono a volerli vedere si spiega con una frasetta che è comandamento e alibi, imperativo morale e complicità. Eccola la frasetta: quelli di prima no.

Quelli di prima no. Il popolo, la gente, l’elettorato ci sta perché sta convinto e certo dentro questa frase, volontà e scelta: quelli di prima no. Ha cento e mille ragioni il popolo per il quelli di prima no. e non è che sia solo quel che chiamiamo popolo in Italia a vivere questa passione a rovescio, questo quelli di prima no.

In Brasile il quelli di prima no ha fatto in modo che il popolo preferisse un fascista dichiarato e calzato a uno di quelli di prima. Si era partiti negli Usa, lì il popolo aveva preferito niente meno che uno come Trump a chiunque fosse di quelli di prima. E’ una febbre che sta percorrendo il mondo, il pianeta. La febbre di popolo che impone e comanda: quelli di prima no. E’ una febbre che incendia, appassiona, conquista. Quelli di prima no. Anche a costo di rimetterci, nel portafoglio. A costo di rimetterci la democrazia poi figuriamoci, per il popolo democrazia sempre quota nei secoli meno che il portafoglio.

Benvenuti tutti quindi per vostra fortuna o disgrazia nel tempo della resurrezione e rinascita delle ideologie. Sì, proprio quelle che erano morte. E’ un’ideologia quella per cui il popolo ci sta anche se ci sta rimettendo. E le ideologie non sopportano, non tollerano, non subiscono verifiche dalla realtà. Ecco perché quel 60 per cento fisso.