L’avvocato a Ruby: “Ho già lanciato un fumogeno a zio Silvio”

Pubblicato il 8 Aprile 2011 - 11:22 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Luca Giuliante è il tesoriere Pdl in Lombardia, ex avvocato di Ruby, nonché l’uomo che già in agosto avvertì la consigliera regionale Nicole Minetti che la procura di Milano aveva ascoltato Ruby sulle notti ad Arcore. Nell‘intercettazione pubblicata qualche giorno fa da Repubblica la Minetti, l’1 agosto, riferisce a Berlusconi proprio le preoccupazioni di Giuliante. E se in estate era preoccupato, a ottobre, alla vigilia dello scandalo pubblico sul bunga bunga con il primo articolo del 26, si industria per istruire Ruby sul da farsi e avvisare Berlusconi del pericolo imminente.

E’ il 7 ottobre. Giuliante spiega a Ruby di aver “lanciato un fumogeno” al premier, “chiaramente non potendolo raggiungere direttamente e potendolo fare solamente attraverso un’interposizione: quando mi convocherà, io gli esporrò quello che sta accadendo in modo tale che poi ci diamo tutti quanti una regola su come muoverci (…). Se siamo su una barca e c’è il mare mosso, per superarlo non bisogna buttare nessuno a mare (…). Sarò, come dire, il tuo capitano Nemo”.

Giuliante: “Eh, però Ruby io te l’avevo detto dall’inizio che bisognava tenere bassa l’attenzione, è inevitabile ormai…”. Ruby: “È inevitabile perché una volta che (i pm, ndr) hanno l’evidenza non puoi negare davanti l’evidenza… c’avevano le foto con la Minetti, con la Carfagna, io non potevo negare niente (in realtà le foto non esistono, ndr). Poi le affermazioni della Michelle, della Pasquino, che tutte hanno parlato di me come papi-girl, capito? (…) Domani ti mando quella lì che l’abbiamo finita (una nota scritta che l’avvocato aveva sollecitato al fidanzato di Ruby, ndr) e tu parla con Lele, parla con lui direttamente, vede cosa potete fare. Perché veramente non so come uscirne”. Giuliante: “Va bene, cerco martedì di andare a parlare con il Presidente”.

I tempi non sono casuali. La sera del 6 ottobre, sappiamo dalla intercettazioni, c’era stato un misterioso incontro tra Ruby, Lele Mora, alcuni avvocati e l'”emissario di Lui”. La ragazza era accompagnata dal fidanzato Luca Risso che, intercettato al telefono con un’amica, riferiva con qualche reticenza cosa succedeva nella stanza accanto. Ruby è lì per raccontare le sere di Arcore, passo per passo. Al telefono Risso dice a un certo punto: “Siamo alle scene hard con il pr…”.

Le parole di Giuliante aggiungono un’altra tessera: “Non so dirti quando, ma ci sarà un momento in cui questa storia, se non in tutto, in parte verrà fuori e quindi, inevitabilmente, ci troveremo a dover affrontare un mare molto mosso. Tu secondo me non ne esci male, è più problematica la posizione dello zio eh, lo zio col quale io spero di poter parlare al più presto per poter fare un attimino il punto della situazione perché…”.”Ruby: “Con chi?”. Giuliante: “Con lo zio Silvio. Per forza, bisogna informarlo, Ruby, bisogna informarlo, almeno sapere che cosa succede, credo che anche lui si debba preparare a un certo punto, poi magari non succede, siamo tutti contenti, ma avere un contraccolpo mediatico da questa vicenda”. Ruby: “Ma s’incazzerà vero?”. Giuliante: “E sai Ruby, io non lo so, a me l’unica cosa che interessa è sapere che cosa è confluito nei verbali (…). Quello che è confluito nei verbali ci mette in difficoltà, ma non ci mette in pericolo, eh, quindi questo è un dato, e poi, parliamoci chiaro, lui è un uomo adulto… se le sceglie queste cose”.