Chi è Silvia Enrico, sostituta di Giannino. L’avvocata che diffida delle quote rosa

di Daniela Lauria
Pubblicato il 20 Febbraio 2013 - 21:35| Aggiornato il 20 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Silvia Enrico, 36 anni, giovane avvocata ligure specializzata in diritto societario, diffida delle quote rosa e dimostra di avere la battuta pronta: sarà lei a serrare le fila tra i delusi del movimento Fare per fermare il declino, dopo le dimissioni del fondatore Oscar Giannino, a quattro giorni dal voto.

Enrico ha assunto la presidenza del movimento pro tempore, fino al congresso di maggio. Ma fin dalle prime battute ci tiene ad attestare la sua stima per Giannino, nonostante le bugie sul suo cursus honorum. “Auspico che Oscar continui il suo impegno politico e che non si dimetta dopo un’eventuale elezione”, ha detto fresca di nomina. Secondo Enrico, Giannino non ha espresso in Direzione le sue intenzioni su eventuali dimissioni. “Sono decisioni che Oscar assumerà una volta conclusa la fase elettorale – ha spiegato – Oggi sono rimesse soltanto a lui. Ma farà ancora campagna elettorale”.

La sua laurea è vera”, scherza compiaciuto il quotidiano Libero che è andato a guardare il curriculum sul sito del partito. Ligure di Albenga, in provincia di Savona, l’avvocata è tra i fondatori del movimento e grande amica di un altro personaggio della prima ora di Fare, l’economista Carlo Stagnaro. E’ molto legata anche alla moglie di Giannino, Margherita Brindisi.

Dopo la laurea in giurisprudenza conseguita presso l’Università degli studi di Genova, ha intrapreso una brillante carriera da avvocato a Milano, prima nello studio del professor Francesco Galgano e poi in uno studio associato di diritto internazionale. Nel 2009 sempre a Milano ha fondato lo studio legale 4legal con ambito di specializzazione in diritto societario e commerciale.

Tra le donne prime firmatarie del manifesto liberista è quella che più di tutte ha saputo guadagnarsi la fiducia della direzione. Rumors raccontano che chi non la conosceva prima, ne è rimasto particolarmente impressionato all’Antimeeting del partito dello scorso 12 febbraio, quando è salita sul palco e il suo intervento sul ruolo delle donne è stato uno dei più applauditi.

A quella platea Enrico aveva detto: “Non ci diranno più stai zitta e vai in cucina, ci diranno stai zitta perché in questo consiglio di amministrazione abbiamo dovuto metterti”. Poi rivolgendosi al pubblico maschile aveva aggiunto: “Non consentite più che le vostre mogli, figlie, sorelle, madri siano trattate come una minoranza con handicap originario che risiede nel proprio genere”.