Class action contro le banche, il Codacons chiede 6,25 miliardi di euro

Pubblicato il 2 Gennaio 2010 - 13:01 OLTRE 6 MESI FA

Quasi 25 milioni di cittadini interessati e un controvalore di 6,25 miliardi di euro. Sono le cifre fornite dal Codacons dopo l’annuncio della prima class action italiana contro Unicredit e Intesa Sanpaolo.

«Sono potenzialmente circa 25 milioni i cittadini interessati alla class action del Codacons contro gli istituti di credito – spiega il presidente Carlo Rienzi – ciascuno dei quali può chiedere la restituzione di 250 euro per la vicenda delle commissioni bancarie contestate dall’Antitrust, per un controvalore complessivo di 6,25 miliardi di euro». In precedenza, Rienzi aveva comunque ricordato che «la class action è uno strumento assolutamente poco incisivo», che l’associazione ha «criticato sin dal primo giorno. Questo non significa che il Codacons non utilizzi anche questo strumento – ha aggiunto -. Noi abbiamo trovato delle class action fattibili, che si possono vincere, nelle pieghe di una legge molto complicata che limita l’utilizzo di questo strumento».

«Il difetto principale di questo strumento – spiega Rienzi – è la mancanza del danno punitivo: chi imbroglia i consumatori può continuare a imbrogliarli perché sa che può essere condannato solo a restituire quello che è il frutto dell’imbroglio. Se ci fosse invece il danno punitivo come negli Stati Uniti, cioé con una somma molto forte, avrebbe un effetto deterrente ed effettivamente utile per i consumatori».

Per quel che riguarda le class action per la pubblica amministrazione, conclude poi Rienzi, «sono praticamente una barzelletta, perché non è previsto nessun risarcimento».