Elio Lannutti (M5s): “Governi Renzi e Gentiloni maggiordomi dei banchieri”

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2018 - 20:32| Aggiornato il 2 Maggio 2018 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  “I governi di Renzi e Gentiloni sono stati i più fedeli maggiordomi dei banchieri”. L’attacco arriva da Elio Lannutti, senatore del M5S, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Lannutti ha parlato delle vicende dei risparmiatori e del decreto Salva Banche, con Ubi Banca che non è disposta a risarcirli nonostante il parere dell’Arbitro per le controversie della Consob. “E’ l’ennesima beffa perché ci troviamo di fronte ad una Banca d’Italia che oltre ad essere inutile, è costosa e dannosa –ha affermato Lannutti-. E ci troviamo di fronte ad un governo che, lo dico con amarezza, è il più fedele maggiordomo dei banchieri. Dei governi Renzi e Gentiloni ci ricordiamo l’esproprio criminale del risparmio con il bail in. Cinquecentomila famiglie che non hanno più nulla vanno a un’istituzione che si chiama Arbitro per le controversie finanziarie della Consob, hanno ragione, i soldi del Fondo di risoluzione ci sono, ma questi non pagano e non succede nulla. Allora a che cosa serve questo Arbitro della Consob? E’ una delle gravi vergogne di questo governo, di questa Banca d’Italia e dell’arroganza di banche come Ubi. Noi cercheremo di fare il possibile, farò delle interrogazioni parlamentari, tutto il possibile per tutelare i risparmiatori traditi”.

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Come si muoverebbe il M5S al governo sul fronte banche? “Non posso parlare per il M5S, parlo per me, per chi ha fatto 30 anni di difesa dei cittadini con l’Adusbef –ha dichiarato Lannutti-. C’è un programma del M5S che prevede la riforma della Banca d’Italia che così com’è non può andare, perché è in mano alle banche socie e ha dimostrato la sua totale inutilità. Bisogna fare l’esatto contrario di quello che è stato fatto finora. Le banche sono fondamentali, ma non possono dettare ai governi legittimamente eletti la linea dei loro interessi. Prima vengono gli uomini e le donne, poi vengono le banche e la finanza, le banche devono stare al proprio posto e questo cercheremo di fare”.