Mattarella: “Scadenze da rispettare”. No all’esercizio provvisorio

Pubblicato il 5 Dicembre 2016 - 14:10 OLTRE 6 MESI FA
Mattarella: "Scadenze da rispettare". No esercizio provvisorio

Mattarella: “Scadenze da rispettare”. No esercizio provvisorio

ROMA – Mattarella: “Scadenze da rispettare”. No all’esercizio provvisorio. Dopo un colloquio di un’ora con Renzi, presidente del Consiglio dimissionario, ha parlato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, regista della difficile fase di transizione verso un nuovo governo: le prime parole – “ci sono scadenze da rispettare” – sembrano allontanare ipotesi di un esercizio provvisorio dell’esecutivo. In particolare, la scadenza più immediata è l’approvazione della legge di bilancio per consentire il regolare funzionamento delle amministrazioni che dipendono dallo stanziamento delle risorse della manovra.

Oggi, intanto, il programma prevede un Consiglio dei ministri alle 18 e 30, riunione in cui Renzi formalizzerà e sue dimissioni prima di consegnarle al Presidente della Repubblica. La Direzione del Pd, invece, non è stata convocata per cui quella prevista per oggi sarà rinviata a martedì.

Il ventaglio delle soluzioni possibili della crisi di governo vanno a questo punto dalle elezioni subito (da scartare, almeno fino ad approvazione del bilancio) come vogliono i 5 Stelle (anche con l’odiato Italicum corretto però per il Senato e sub judice della Corte Costituzionale), al Renzi bis (fino a manovra approvata ma lo sconfitto sembra indisponibile), a un governo tecnico, un governo di scopo (per cambiare la legge elettorale magari presieduto dal presidente del Senato Grasso), o un governo tecnico-politico sul filo di una continuità emendata però dalla volontà popolare a guida Padoan (che oggi ha disertato la riunione dell’Eurogruppo).

“Vi sono di fronte a noi impegni e scadenze di cui le istituzioni dovranno assicurare in ogni caso il rispetto, garantendo risposte all’altezza dei problemi del momento”, ha dichiarato nella nota il presidente della Repubblica.

“L’alta affluenza al voto, registratasi nel referendum di ieri, è la testimonianza di una democrazia solida, di un Paese appassionato, capace di partecipazione attiva”, ha aggiunto. “L’Italia è un grande Paese con tante energie positive al suo interno. Anche per questo occorre che il clima politico, pur nella necessaria dialettica, sia improntato a serenità e rispetto reciproco”, il messaggio del presidente alla nazione.