Bonifici per appalti, altre 4 aziende nel mirino: “Davano soldi alla fondazione di D’Alema”

Pubblicato il 11 Maggio 2011 - 12:33 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Ci sarebbero altre quattro imprese che avrebbero pagato il braccio destro di Massimo D’Alema, Vincenzo Morichini, per ottenere appalti nelle aziende pubbliche. Aziende che, inoltre, avrebbero versato dei soldi alla fondazione dalemiana ‘ItalianiEuropei’. Lo rivela ‘La Repubblica’ secondo cui sotto la lente dei pm di Roma che indagano su Morichini ora ci sono anche la ForetecSrl, la Costruzione Generali Balsamo Spa, la Cooperativa Lavoratori Elettrici Romani e la ElectronItalia Srl. Secondo il quotidiano romano tutte sono state già perquisite e gli amministratori iscritti nel registro degli indagati.

L’accusa è di false fatturazioni: avrebbero pagato Morichini (si va dai 6 mila ai 60 mila euro l’anno), per ottenere degli appalti da aziende pubbliche. Inoltre avrebbero versato dei soldi alla fondazione di D’Alema ‘ItalianiEuropei’. Lo stesso schema raccontato agli inquirenti da Pio Piccini, ex presidente del gruppo Omega, arrestato l’11 luglio scorso nell’ambito dell’inchiesta sul crac Agile-Omega. Piccini ha raccontato di aver versato 15mila euro alla fondazione dalemiana, uno come Omega e uno come Themis. Gli investigatori stanno approfondendo questi punti ma per ora questi finanziamenti non sono oggetto dell’indagine. E’ lecito per i pm che chiunque finanzi una fondazione, soprattutto se i versamenti sono fatturati.

I pm indagano invece sui soldi che queste aziende, come la Thrmis di Piccini, avrebbero versato a Morichini per ottenere degli appalti. Secondo i pm avrebbero dato dei soldi a Morichini (da 6 mila fino a versamenti di 60mila euro) per delle consulenze che in realtà non ci sono mai state.

Ora le indagini potrebbero ulteriormente allargarsi. Secondo ‘Repubblica’, infatti, al vaglio degli inquirenti ci sarebbero altre cinque società “clienti” di Morichini.