Pd e Forza Italia chiudono a M5S, Di Maio: “Soliti giochi di potere sulla pelle dei cittadini”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Marzo 2018 - 10:18 OLTRE 6 MESI FA
Pd e Forza Italia chiudono a M5S, Di Maio: "Soliti giochi di potere sulla pelle dei cittadini"

Pd e Forza Italia chiudono a M5S, Di Maio: “Soliti giochi di potere sulla pelle dei cittadini”

ROMA – L’intervista dell’ormai ex segretario del Pd Matteo Renzi apparsa lunedì sul Corriere della Sera aveva già dato i primi segnali, poi la chiusura a un appoggio al Movimento 5 Stelle è arrivata netta anche da Maurizio Martina e Andrea Orlando durante la direzione del Pd.

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E così l’aspirante premier di M5S Luigi Di Maio, decide di dismettere i toni moderati e concilianti di questi giorni e di contrattaccare. Lo fa con un tweet in cui scrive: “Gli italiani si aspettano responsabilità da chi ha fatto questa legge elettorale, ma assistiamo ai soliti giochi di potere sulla pelle dei cittadini”. Il riferimento è al Pd e a Forza Italia, con Silvio Berlusconi che in un’intervista ha proposto un governo di centrodestra con l’appoggio del Pd. Ma anche alla Lega che ancora non ha dato segnali di dialogo con M%S in ottica esecutivo.

Come scrive Gabriella Cerami per l’Huffington Post:

Fino a oggi il capo politico grillino aveva assunto toni moderati nell’attesa di capire l’evoluzione del dibattito dentro il Pd, partito uscito indebolito dalle elezioni, con cui M5s sperava, oggi il passato è d’obbligo, di riuscire a trovare convergenze per formare il nuovo governo. La speranza però sembra sfumare e Di Maio, in un lunghissimo vertice con Alessandro Di Battista, i nuovi capigruppo designati Toninelli e Grillo, Vincenzo Spadafora, Laura Castelli, Alfonso Bonafede e lo staff comunicazione, mette a punto la svolta: “Domani seguite il mio intervento alla stampa estera”. È da qui che partiranno le stilettate contro i partiti “rei di aver scritto una legge elettorale che non garantisce la governabilità e che oggi non fanno nulla per dare un governo agli italiani pur di andare contro di noi”. Ma il luogo da cui parlerà Di Maio non è stato scelto a caso.

“Per noi sarà come parlare ad Angela Merkel e all’Europa”, riferiscono fonti molto vicine al candidato premier. Il capo politico continuerà a dare rassicurazioni sulla scia di quanto detto anche dall’aspirante ministro dello Sviluppo economico Lorenzo Fioramonti al Financial Times, cioè che M5s al governo “bastone di stabilità” rispetterà la cornice dell’Eurozona e i paletti del Fondo monetario internazionale sul debito pubblico. Il partito guidato da Di Maio continuerà ad accreditarsi come forza di governo moderata e progressista che non fa paura ai mercati. Da qui emerge, incrociando il programma M5s con quello della Lega che difficilmente questi possono stare insieme.