Torna la tassa sulla disgrazia: pagheremo alle pompe di benzina

Pubblicato il 27 Marzo 2012 - 16:53 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Già eravamo a due euro al litro, bisogna sperare solo che non piova troppo, non ci siano frane e tantomeno terremoti. Altrimenti pagherà la benzina. Anzi, pagheremo noi alle stazioni di rifornimento.

Torna la tassa sulle disgrazie: la copertura dei costi sulle calamità naturali attraverso l’aumento delle accise regionali sulla benzina. Lo prevede un emendamento bipartisan al dl Semplificazioni approvato dalla commissione Affari costituzionali del Senato.

La tassa era stata cancellata dalla Camera e in Senato la commissione Bilancio aveva posto un problema di copertura finanziaria del decreto. La norma stabilisce che il Fondo della protezione civile per le calamita’ naturali sia finanziato attraverso un meccanismo automatico che prevede l’aumento dell’accise regionale sulla benzina ogni volta che si usano risorse del Fondo stesso.

”Non è un problema di volontà politica – ha osservato il presidente della commissione affari costituzionali, Carlo Vizzini – c’era piuttosto una obiezione della commissione Bilancio ex articolo 81 della Costituzione”, quello che stabilisce che ogni legge o decreto abbia una copertura finanziaria.

L’abrogazione della cosiddetta ”tassa sulle disgrazie” aveva ricevuto alla Camera l’obiezione del sottosegretario al Tesoro Gianfranco Polillo, che aveva a sua volta suscitato la reazione del Pd, con la minaccia di non votare il decreto. L’emendamento approvato oggi dalla commissione del Senato porta le firme dei senatori del Pdl Filippo Saltamartini e Francesco Casoli, del Pd Marina Magistrelli e Silvana Amati, e dei senatori del gruppo misto Salvatore Piscitelli e Luciana Sbarbati.

E’ vero che il Parlamento è sovrano ma questa volta speriamo che il Governo non lo ascolti.