(Foto d'archivio Ansa)
Dopo la pubblicazione dell’ultimo e impietoso rapporto Censis, le opposizioni vanno all’attacco del governo. “Anche i dati di oggi, Cnel, Istat, Censis – tuona il senatore del Partito Democratico Francesco Boccia – certificano il fallimento della politica economica del governo, con i salari che diminuiscono sempre di più, con la la povertà che aumenta e il ceto medio in difficoltà”.
“Invece di preoccuparsi di questo – continua – la destra al governo pensa, litigando al suo interno dopo le promesse in campagna elettorale, a sanatorie e condoni edilizi. Noi ci opporremo, saremo duri contro FdI e contro la maggioranza se dovesse essere approvata una vergognosa sanatoria che in Campania non si fa in quei termini dal 2003. Siamo di fronte ad una destra disperata che con la manovra di bilancio raschia il barile per far quadrare i conti ma che non fa nulla per lavoratori e imprese”.
Paita: “Un disastro”
“Il rapporto del Censis e i dati forniti oggi dall’Istat – sono le parole della senatrice Raffaella Paita, di Italia Viva – valgono più di mille parole. I salari sono sempre più bassi, in termini reali addirittura quasi il 9% in meno negli ultimi 4 anni, dice l’Istituto di statistica. Mentre l’aumento dell’inflazione, spiega il Censis, ci ha fatto consumare di meno pur spendendo di più. Una specie di disastro per le famiglie italiane. Ma il governo è immobile: la legge di bilancio, già in drammatico ritardo per i litigi interni alla maggioranza, non inciderà in alcun modo sul potere d’acquisto”.
“Se poi aggiungiamo il tracollo della produzione industriale, di cui la vicenda surreale dell’ex Ilva è solo l’esempio più evidente, e la completa sfiducia che i cittadini hanno nel servizio sanitario nazionale, nonostante l’impegno incredibile degli operatori – conclude Paita – il quadro è completo. La manovra va cambiata, e daremo battaglia in Parlamento”.
Bonelli: “I dati del Censis sono una fotografia cruda del Paese reale, ben lontana dalla propaganda di Meloni e Giorgetti”
“I dati del Censis – attacca il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli – sono una fotografia cruda del Paese reale, ben lontana dalla propaganda di Meloni e Giorgetti che nascondono la crisi sociale ed economica. Dal 2007 ad oggi il valore reale delle retribuzioni è crollato dell’8,7%, il potere d’acquisto del 6,1%. Altro che ‘Italia che riparte’: è un’Italia più povera e più diseguale. Questo significa che i lavoratori guadagnano meno, che gli stipendi sono stati erosi dall’inflazione, che chi già era fragile ora è precipitato. 3 milioni di italiani vivono in deprivazione materiale — circa 3 milioni di famiglie — e 5,8 milioni di persone sono in povertà assoluta non riescono a pagare le bollette, a mettere in tavola un pasto adeguato o a curarsi”.
“Questa – continua – è l’Italia che la presidente Meloni nasconde. Quando i dati ci dicono che una quota enorme di italiani rinuncia a visite specialistiche, esami diagnostici e farmaci per ragioni economiche, siamo di fronte a un’emergenza civile. Un Paese che permette che il diritto alla salute diventi un privilegio ha tradito la sua Costituzione. E mentre tutto questo accade, il governo regala soldi alle banche, riduce le tasse a chi è già privilegiato e decide di spendere 100 mld di € in armi e 14 mld a buttare miliardi per il Ponte sullo Stretto, invece di alzare i salari e sostenere chi non arriva a fine mese. Oggi il Censis certifica ciò che vediamo nelle piazze, negli ospedali, nei supermercati: un’Italia impoverita, stanca, che chiede risposte. Servono salari più alti, un salario minimo, investimenti sul welfare, sanità accessibile, edilizia popolare e transizione ecologica che generi lavoro vero. Se non si cambia rotta, questa frattura sociale diventerà irreversibile”.
