
L'EDICOLA, Il Corriere: "Dazi, alta tensione Usa-Cina". Repubblica: "Trump: superdazi alla Cina". Libero: "Una muraglia di dazi" - Blitz Quotidiano
La notizia principale di oggi in apertura sui quotidiani è ancora una volta relativa ai dazi decisi dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Si parla soprattutto dell’annuncio di Trump di dazi ancora più elevati per la Cina e del recupero delle Borse europee dopo le grosse perdite dei giorni scorsi. “Dazi, alta tensione Usa-Cina”, titola Il Corriere della Sera. “Trump: superdazi alla Cina”, è l’apertura di Repubblica. “Una muraglia di dazi”, è invece la prima pagina di Libero.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Dazi, alta tensione Usa-Cina” (Il Corriere della Sera).
“Politiche speculari”. L’editoriale di Danilo Taino: “Dunque, nei giorni scorsi si è saputo che, ai diplomatici e ai funzionari governativi americani che lavorano in Cina, Washington ha vietato di avere relazioni amorose e sessuali con donne e uomini cinesi. Decoupling intimo: il disaccoppiamento di cui si parla da tempo non riguarda più solo semiconduttori e dazi, ora azzera le cene romantiche, arriva in camera da letto. Un divieto tanto doloroso non era più in vigore dai tempi della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica: divieto che i servizi segreti di Mosca erano felici di mettere alla prova”.
“Trump: superdazi alla Cina” (La Repubblica).
“Dazi, 25 miliardi per le imprese” (La Stampa).
L’intervista al ministro del Made in Italy Adolfo Urso: “Noi sappiamo cosa sia il Made in Italy, come si realizza una politica industriale e come si valorizza il lavoro. E sappiamo anche come si tutela la nazione. Chi chiama alla guerra contro gli Stati Uniti non vuole il bene del Paese: spesso è un fenomeno del passato, un rigurgito del comunismo, come riscontriamo in coloro che hanno realizzato una App per boicottare le merci Made in Usa. Pensi se vi fosse una reazione simile negli States, se qualcuno li prendesse sul serio e invitasse a boicottare il Made in Italy. Si deve indicare all’Europa la strada maestra del dialogo con gli Stati Uniti per scongiurare l’escalation e quindi la guerra commerciale e, nel contempo, difendere il mercato interno dall’ondata di sovrapproduzione cinese, adottando misure di salvaguardia per evitare che si riversi interamente sul nostro continente”.
“Trump, super dazi alla Cina. Meloni: aiuti per le imprese” (Il Messaggero).
“Le barriere di Donald e il ponte con gli Usa”. L’editoriale di Ferdinando Adornato: “L’arrivo alla Casa Bianca di un presidente “no-global” ha reso più difficile per tutti il dialogo con gli Stati Uniti. Eppure bisogna stare attenti a non applicare i dazi anche alla nostra memoria storica, dimenticando ciò che l’intera vicenda americana del dopoguerra insegna: mai confondere il giudizio su un singolo presidente con quello sul destino degli Stati Uniti. Più di uno, ad esempio, ha paventato l’ipotesi che, con Trump al potere, la democrazia americana e il suo Stato di diritto si stiano, per la prima volta, eclissando”.
L’inervista a Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati: “Abbiamo il governo più stabile d’Europa e godiamo di un ottimo rapporto con gli Stati Uniti, ma si è veri amici se non si asseconda l’altro, coscienti della nostra identità. È questo il punto di forza del nostro dialogo
con Trump. L’Italia può svolgere il ruolo di facilitatore, a cominciare dalla proposta zero dazi per zero dazi che nasceva dal nostro Paese e che tutti condividiamo. In un momento così difficile non si tratta di scavare solchi, ma di costruire ponti. L’Italia non si muove da sola: chiunque pensi a trattare singolarmente per portarsi a casa un piccolo vantaggio fa un errore. Giorgia Meloni va a dialogare con Trump ribadendo la posizione dell’Italia ma anche dell’Europa intera: dirà che la guerra commerciale fa male a tutto l’Occidente e che è stato un errore iniziarla”.
“Borse Ue in recupero, super dazi alla Cina. Meloni: 25 miliardi di aiuti alle imprese” (Il Sole 24 Ore).
“Trump dichiara guerra alla Cina” (Il Giornale).
“Armi, boom dell’export: +35% anche alle Canaglie” (Il Fatto Quotidiano).
“Horror Dazi Show”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Non essendo economisti, possiamo permetterci il lusso di non avere certezze e non fare previsioni sugli effetti a medio e lungo termine dei folli dazi di Trump che sconquassano le borse, i mercati, i governi e persino i pinguini. Quindi assistiamo da spettatori curiosi all’ennesimo derby fra due curve ultrà…”.
“Le imprese: No ai contro dazi. E il 17 Meloni vola da Trump” (La Verità).
“Una muraglia di dazi” (Libero).
“Sfida tra l’aquila e il dragone”. L’editoriale di Mario Sechi: “E il quarto giorno Trump creò la grande muraglia dei dazi. Non è la Genesi, ma la cronaca della guerra commerciale degli Stati Uniti d’America contro il resto del mondo. La Cina è il grande avversario, la sfida è tra il Dragone e l’Aquila. I container che trasportano le merci da Oriente a Occidente sono i nuovi eserciti, le navi sono i pezzi più importanti che si muovono sulla scacchiera. Wall Street come un sismografo registra le scosse, tutte le altre Borse seguono in un ciclo orario che comincia la notte sulle piazze di Tokyo e Shanghai, apre la mattina a Londra e Francoforte, chiude nel palazzo del «Big Board» a New York”.
“Dazi, le Borse sperano nei negoziati. Ma tra Trump e Cina è scontro totale” (Domani).