Gli Stati Uniti hanno sospeso l'accordo sulla tecnologia con il Regno Unito siglato da Donald Trump in settembre durante la sua visita di stato (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Donald Trump ha accusato la Bbc di diffamazione e di violazione del Deceptive and Unfair Trade Pratices Act della Florida. Per ognuno dei due capi il presidente chiede 5 miliardi di dollari, per un totale di 10 miliardi. Lo riporta il New York Times citando i documenti depositati in tribunale.
“Tentativo sfacciato di interferire nelle elezioni del 2024”
“Bbc, un tempo rispettata e ora caduta in disgrazia, ha diffamato il presidente Trump manipolando in modo intenzionale, maliziosamente e in modo ingannevole il suo discorso, nel tentativo sfacciato di interferire nelle elezioni del 2024”, si legge in una nota diffusa dai legali del presidente.
Intanto gli Stati Uniti hanno sospeso l’accordo sulla tecnologia con il Regno Unito siglato da Donald Trump in settembre durante la sua visita di stato nel paese.

Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali la sospensione è legata alla crescente frustrazione di Washington sui progressi nelle trattative commerciali con Londra.
La Casa Bianca, secondo il Financial Times, stava facendo pressione sul Regno Unito per ottenere concessioni di aree commerciali al di fuori della tecnologia.
Con la causa Trump porta la sua battaglia contro i media fuori dai confini americani. Negli Stati Uniti il presidente ha dichiarato da tempo guerra ai media, definiti più volte nemici del popolo, e avviato una serie di cause contro il New York Times, Cbs e il Wall Street Journal del suo amico Rupert Murdoch, al quale ha chiesto un miliardo.
Il video incriminato, le scuse della Bbc
Il video a cui Trump fa riferimento nell’azione legale è andato in onda prima delle elezioni del 2024. Bbc ha ammesso la manomissione del discorso del presidente nel programma Panorama attraverso il montaggio di due passaggi separati, e ha accettato di fare mea culpa.
Ma ha evocato un errore involontario, senza intenzioni diffamatorie. Ha chiesto scusa al presidente con una lettera in cui ha spiegato anche perché a suo avviso non ci fossero le basi per intentare causa.
Fra queste il fatto che il programma fosse andato in onda solo in Gran Bretagna e che il presidente non ne fosse stato danneggiato, essendo stato rieletto poco dopo. Le scuse però non sono bastate e Trump ha deciso di intentare la causa.
