
Trump: "Gaza è un'incredibile proprietà immobiliare". Le inutili provocazioni di chi non riesce a fermare la guerra (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Donald Trump rilancia su Gaza. Durante un incontro alla Casa Bianca con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente degli Stati Uniti è tornato a parlare della Striscia e l’ha definita “un incredibile pezzo di una importante proprietà immobiliare”. Il tycoon ha aggiunto: “Avere lì una forza di pace americana sarebbe una buona cosa. Da anni non sento altro che uccisioni, Hamas e problemi. Se si spostassero i palestinesi in altri Paesi e si creasse una ‘zona di libertà’, dove la gente non viene uccisa ogni giorno, sarebbe un enorme passo avanti”.
Trump provoca e la guerra continua
Come finirà la guerra a Gaza e che ne sarà di questa striscia di terra? Nessuno ha la sfera di cristallo per poterlo prevedere. L’unica cosa certa al momento è che Trump, qualunque idea si abbia su di lui, gioca a fare il provocatore probabilmente per distogliere l’attenzione sul suo operato. Era salito al potere dicendo che avrebbe fatto finire le due guerre che spaventano l’opinione pubblica mondiale, quella di Gaza e quella dell’Ucraina, e fino ad ora non ha avuto successo. E su Gaza, invece di fornire una via d’uscita accettabile e che preveda inevitabilmente anche di fermare, almeno in parte, le intenzioni di Israele, continua a lanciare proclami che provocherebbero un’inevitabile escalation con i paesi arabi.
Al tycoon si dovrebbe chiedere poi dove dovrebbero sorgere queste fantomatiche nuove città dei palestinesi. Domanda che non avrà mai risposta. Perché comunque la si rigiri l’unica soluzione credibile è quella decretata anche dall’Onu: due popoli, due stati.