Un verme può allungare la vita: vivere 400 anni si può?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Dicembre 2013 - 14:24 OLTRE 6 MESI FA

Un verme può allungare la vita: vivere 400 anni si può?ROMA – Un verme usato in laboratorio — il C. elegans— è stato manipolato geneticamente tanto che la sua lunghezza della vita è stata addirittura quintuplicata. Questo risultato potrebbe essere raggiunto anche negli uomini.

Ne parla Elena Dusi sul Corriere della Sera:

«Su mammiferi come i topi sappiamo estendere la vita del 30-40%. Ma le potenzialità di miglioramento sono effettivamente enormi» spiega Pier Giuseppe Pelicci, condirettore dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano ed esperto di invecchiamento.

I ricercatori del Buck Institute in California hanno manipolato due geni del C. elegans. Uno — chiamato Iis — sente quanta insulina c’è nel corpo. L’altro — Tor — sente quanti aminoacidi sono disponibili. In studi precedenti il primo gene si era dimostrato capace di allungare la vita dei vermetti del 30% e il secondo del 100%. «Manipolandoli entrambi ci saremmo aspettati un’estensione del 130%. Invece abbiamo ottenuto un sorprendente 500%» spiega il coordinatore dell’esperimento pubblicato ieri su Cell Reports, Pankaj Kapahi. Per un uomo, un risultato simile vorrebbe dire vivere 400 anni.

A spostare l’asticella più in su lavora Claudio Franceschi, esperto di invecchiamento dell’università di Bologna, coordinatore del progetto europeo “Nu-age” e membro di quello “Human” che studia gli over 105 («i centenari sono diventati troppo comuni» spiega). Manipolare i geni negli uomini non è ipotesi fattibile. «Però abbiamo altri fattori potenzialmente sotto controllo ». Il nodo che si cerca di sciogliere a Bologna è l’infiammazione dei tessuti, causata da una perdita di efficienza dello “smaltimento dei rifiuti” delle cellule. «Ogni giorno — spiega Franceschi — molte cellule muoiono, o le proteine si danneggiano, o i mitocondri smettono di funzionare. Dove va a finire questo materiale di scarto? Nei giovani viene smaltito con efficienza. Negli anziani resta in parte nei tessuti e provoca infiammazioni. Ecco, noi siamo convinti che l’infiammazione sia causa dell’invecchiamento e si propaghi in tutti gli organi attraverso il sangue. La nostra strategia consiste nel ripristinare lo “smaltimento dei rifiuti” e ridurre le infiammazioni. Anche buona parte della ricerca negli Usa si sta orientando in questa direzione».

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Per trasferire i risultati sull’uomo, anche qui occorre trovare un’alternativa alla manipolazione dei geni. Una strategia è la restrizione calorica: la riduzione del cibo a livelli di carestia. Oltre ad avere scarso appeal, questa ipotesi provoca effetti collaterali pesanti. La strada seguita dai ricercatori è allora la caccia a farmaci che producano gli effetti positivi della restrizione calorica senza gli svantaggi.