Sms nello spazio dal vostro telefonino nei programmi 2023 dei colossi telefonici, ecco il dettaglio

Sms nello spazio dal vostro telefonino nei programmi 2023 dei colossi telefonici, ecco il dettaglio: panoramica delle innovazioni previste per quest'anno

di Maria Vittoria Prest
Pubblicato il 5 Febbraio 2023 - 07:34 OLTRE 6 MESI FA
sms

Sms nello spazio dal telefonino

Sms, messaggi di testo attraverso lo spazio utilizzando i vostri smartphone? Dai prossimi mesi potrete farlo. Questo l’obiettivo per il 2023 dei colossi della telefonia e non solo.

A fine del 2022, Huawei ed Apple hanno lanciato smartphone capaci di inviare messaggi di testo sfruttando le reti di comunicazione satellitare tradizionali. Nella stessa direzione si muovono AST SpaceMobile e Lynk Global, due startup che stanno sviluppando nuove costellazioni di satelliti in orbita terrestre bassa (LEO) capaci di connettersi con cellulari 5G al di fuori della copertura terrestre.

Dimenticate, dunque, i grossi, ingombranti e costosi telefoni satellitari commerciali in circolazione dalla fine degli anni ’90. Anche i vostri smartphone potranno collegarsi ad internet direttamente via satellite e svolgere una serie di funzioni di base.

Nonostante le trovate pubblicitarie e l’ondata mediatica, ad oggi, infatti, i servizi offerti sono ancora molto limitati. Non potrete effettuare chiamate vocali, videochiamate o streaming di dati ad alta larghezza di banda. Tutte operazioni che richiederebbero un collegamento di maggiore capacità ancora non disponibile. E anche stabilire una connessione potrebbe richiedere tempi piuttosto lunghi rispetto a come siamo abituati. Apple e Huawei in una prima fase, per esempio, si collegheranno a satelliti più vecchi ed in orbite più alte che potrebbero richiedere, dunque, più di 10 minuti per connettersi.

Servizi limitati e meno efficienti non significa, però, servizi inutili. La connessione satellitare, per esempio, ci consente di chiedere aiuto in circostanze eccezionali indipendentemente dal luogo in cui ci troviamo e quindi anche in assenza di copertura terrestre o Wi-Fi. A condizione, però, di una chiara visuale del cielo o di visuale ridotta o media. Più difficile stabilire una connessione satellitare in caso di scarsa visuale come quando ci troviamo in presenza di un fogliame particolarmente denso oppure nelle vicinanze di altri ostacoli naturali o artificiali.

Oppure possiamo rintracciare il nostro smartphone, perso o rubato, anche in totale assenza del segnale della rete mobile.

Dunque, quello che fanno altri dispositivi tascabili esistenti, come il comunicatore inReach di Garmin, da oggi lo potranno fare anche i vostri telefoni cellulari. Tra i servizi già in funzione, a novembre 2022 è stato attivato per Stati Uniti e Canada Emergency SOS via satellite, frutto della partnership tra Apple e Globalstar, che consente ai proprietari di iPhone 14 e 14 Pro di mettersi in contatto con i servizi di emergenza in caso di necessità e quando non ci sono altri mezzi per contattarli. Il servizio è stato poi esteso ad alcuni paesi europei, tra cui Francia, Germania e Regno Unito, a metà dicembre 2022.

Apple mette anche a disposizione l’app “Dov’è” per condividere la propria posizione via satellite.

Huawei dovrebbe lanciare a breve il nuovo Mate X3 che, secondo le indiscrezioni, potrebbe non solo consentire la connessione via satellite per comunicazioni di emergenza, come il servizio del suo competitor, ma anche per inviare e ricevere messaggi di testo e vocali.

Lynk Global, a differenza di Apple e Huawei, non intende sviluppare nuovi modelli di cellulare in grado di connettersi all’internet satellitare ma sfruttare quelli già in circolazione. Secondo l’amministratore delegato Charles Miller l’azienda potrebbe riuscire a mettere a disposizione degli utenti messaggi di testo, avvisi di emergenza ed altri servizi di base via satellite già a partire da aprile.

Inoltre, Link Global sta costruendo una prima stazione di terra in banda Ka, di decine che intende installare in tutto il mondo, alle Hawaii e che dovrebbe essere pronta per essere testata a febbraio. La stazione servirà per collegare i cellulari alla sua costellazione di piccoli satelliti in LEO, attualmente in fase di sviluppo, instradando i segnali degli smartphones captati dai satelliti verso una rete terrestre appartenente ad un operatore mobile partner. Questo consentirà di ridurre la latenza, migliorando la resilienza della sua rete ed abilitando una connessione più rapida e al di fuori della copertura cellulare.

Link ha stipulato accordi con più di 20 fornitori di telecomunicazioni per gli sms.

AST SpaceMobile dovrebbe lanciare i suoi primi 5 satelliti verso la fine dell’anno, ha stipulato accordi e intese con più di 25 fornitori di telecomunicazioni e potrebbe avviare i propri servizi commerciali di sms a partire dal 2024. L’azienda, invece, lascia libera scelta agli operatori di rete mobile partner rispetto alle condizioni di fornitura dei servizi. Per esempio, se commercializzare la banda larga a tanti utenti solo per alcune funzioni di base come sms o chiamate vocali; oppure fornire servizi ad alta intensità ad un bacino selezionato di clientela.

Anche alcuni Android di nuova generazione, che dovrebbero essere lanciati nella seconda metà di quest’anno, potranno collegarsi all’internet satellitare per gli sms grazie alla soluzione “Snapdragon Satellite”. L’annuncio è stato dato dall’azienda produttrice di chip Qualcomm che ha stipulato un accordo con Iridium, società operante nel settore ormai da 25 anni, per consentire la connessione alla sua costellazione di satelliti.

Anche in questo caso si opta per servizi di emergenza e possibilità di inviare messaggi di testo. Ma anche di connettersi da aree rurali o sprovviste di rete per abilitare semplici attività di vita quotidiana.

Qualcomm, inoltre, intende utilizzare questa tecnologia anche su tablet, laptop, terminali IoT e veicoli.

L’offerta di questi servizi è oggi possibile grazie al progresso tecnico-scientifico che ha consentito di ridurre le dimensioni e i costi di produzione dei satelliti, rendendo il mercato più accessibile, e che ha portato a sfruttare l’orbita bassa. Satelliti più vicini necessitano di una potenza minore per connettersi ai telefoni cellulari e massimizzare la connessione.

Ma oggi abbiamo anche satelliti tecnologicamente più avanzati con chip che, a differenza del passato, sanno trasmettere e ricevere su lunghezze d’onda diverse modulate da un software installato sul satellite, consentendo di concentrare più capacità di antenna in meno spazio e senza aver bisogno di una serie di hardware distinti.

Nonostante ciò, la comunicazione satellite-telefono è comunque più difficile rispetto a torre cellulare-telefono in quanto la distanza è molto più ampia ed i ritardi di segnale molto più elevati. Per questo motivo, per esempio, AST sta sviluppando con Nokia e Rakuten soluzioni hardware che consentano alla rete principale di aspettare per più tempo i segnali satellitari.