Carceri: il 25% dei detenuti italiani è padano, meridionali battuti

Pubblicato il 22 Ottobre 2010 - 10:11 OLTRE 6 MESI FA

La fotografia dell’Italia attraverso le presenze in carcere è cambiata. Aumentano i detenuti di origine padana, crollano le presenze dei meridionali. Il dato emerge dal settimo rapporto nazionale sulle condizioni di detenzione presentato dall’associazione “Antigone”. I detenuti di origine settentrionale risultano essere 9.782, quasi il 15% del totale delle presenze e il 25% degli italiani in galera. Un aumento significativo se, come riferisce “Antigone” nel 2001 i detenuti nati in Lombardia erano poco piu’ di un terzo rispetto a quelli nati in Campania. Oggi ammontano a poche unità di meno.

Sono crollate inoltre le presenze di detenuti pugliesi, campani, calabresi, siciliani e sardi. In totale i detenuti originari del centro-nord sono piu’ numerosi di quelli originari del centro-sud. Le quattro regioni più a rischio criminalità(Campania, Sicilia, Puglia e Calabria) producono 17.439 detenuti, erano 25.668 nel 2001.

Sono invece 25.164 i detenuti stranieri nelle carceri italiane. Solo dieci anni fa erano 14.057. In dieci anni sono cresciuti di 11.107 unità. I due terzi della crescita della popolazione carceraria è stata determinata dagli stranieri. Un aumento provocato, secondo l’associazione, da leggi che puniscono l’inottemperanza dell’obbligo di espulsione e prevedono aggravi di pena per i recidivi. Il panorama etnico della presenza straniera nelle carceri vede i detenuti marocchini al primo posto con 5.330 presenze, erano 3.096 nel 2000; seguiti dai tunisini 3.225, erano 2.148 nel 2000 e dai romeni, 3.045, erano 529 nel 2000.