Stupro di gruppo a Montalto di Castro, rinviati a giudizio otto indagati

Pubblicato il 9 Febbraio 2011 - 16:14 OLTRE 6 MESI FA

VITERBO – Sono stati rinviati a giudizio otto ragazzi di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, accusati di stupro di gruppo ai danni di una quindicenne di Tarquinia, avvenuto la notte tra il 31 marzo e il primo aprile 2007, durante una festa di compleanno. Lo ha deciso il Giudice dell’udienza preliminare del tribunale dei minori di Roma.

La prima udienza del processo si terrà il 23 giugno prossimo. I giovani, ora tutti maggiorenni, in un primo momento furono sottoposti alla cosiddetta ‘messa in prova’ per 28 mesi. Si tratta di una norma che prevede la sospensione del processo e l’affidamento ai servizi sociali dei minori responsabili di gravi reati. Alla fine del periodo di osservazione, se l’esito è giudicato positivo, il reato viene dichiarato estinto.

Ma il beneficio fu revocato dopo alcuni mesi perché l’ambiente in cui vivevano i ragazzi non venne ritenuto idoneo al ravvedimento. In particolare, a indurre i giudici a sospendere la prova fu una trasmissione televisiva i cui partecipanti, tutti loro concittadini, solidalizzarono con gli imputati e insultarono la vittima. In precedenza, decine di donne avevano indetto una manifestazione di piazza in difesa del sindaco di Montalto Salvatore Carai finito al centro di roventi polemiche per aver anticipato alle famiglie dei ragazzi le spese legali, circa 6mila euro ciascuno. Una decisione per la quale la Corte dei Conti, nell’aprile scorso, lo ha condannato a risarcire 15mila euro alle casse comunali. La famiglia della ragazza e alcune associazioni si costituiranno parte civile.