Che tempo farà nei prossimi giorni? Settimana rovente, attesi picchi di 40° con afa alle stelle

L’estate 2025 entra nel vivo con una poderosa ondata di caldo africano. Dopo i recenti temporali che hanno colpito alcune aree del Paese, la situazione meteorologica è destinata a cambiare radicalmente. Secondo Mattia Gussoni, meteorologo del sito iLMeteo.it, una nuova fase climatica anomala sta per investire l’Italia e gran parte del Mediterraneo, portando temperature ben superiori alle medie stagionali. Il responsabile è un vasto anticiclone africano in arrivo dal Sahara, precisamente dalle zone interne di Marocco, Algeria e Tunisia, dove le temperature toccano già i 46-48°C. Si tratta di un’ondata di calore di natura subtropicale, che porterà cieli sereni, alta pressione e caldo estremo.

Temperature roventi su tutta la Penisola

Il caldo investirà progressivamente l’intero territorio nazionale, con particolare intensità sulle pianure del Nord e le regioni tirreniche. Le temperature pomeridiane supereranno diffusamente i 34-36°C, ma in alcune aree si raggiungeranno punte ancora più estreme. Sardegna, Puglia e Basilicata potrebbero toccare i 42°C, con un quadro climatico difficile da sostenere, soprattutto nei centri urbani dove l’effetto “isola di calore” amplifica i disagi. Le previsioni indicano che questa fase torrida non sarà un evento isolato, ma durerà diversi giorni, con conseguenze sulla salute, sull’ambiente e sull’approvvigionamento idrico.

L’estate lunga e tropicale dell’Italia

Queste ondate di caldo, un tempo eccezionali, sono ormai parte integrante della nuova normalità climatica. Un’analisi condotta da iLMeteo.it conferma che la durata dell’estate italiana si è notevolmente allungata: oggi può durare anche 4-5 mesi. Negli anni ’70 e ’80 si registravano circa 10-15 giorni di caldo intenso ogni anno; oggi si superano i 35-40 giorni, soprattutto nella Pianura Padana, nel Centro-Sud e nelle grandi città. La temperatura percepita, che combina aria, umidità e vento, raggiunge spesso soglie critiche, confermando il passaggio verso un clima più tropicale che mediterraneo.