I casi di Covid sono in ripresa, in 2 settimane triplicati i nuovi malati in Italia, 10 morti al giorno, aspettiamo i vaccini ma portiamo sempre la mascherina anche per strada.
L’esempio del Giappone è sotto i nostri occhi.  Il Giappone ha il doppio di abitanti dell’Italia, 126 milioni contro 60. Eppure i morti da covid registrati in Giappone fino al gennaio 2023 sono stati solo un po’ meno di 57 mila mentre in Italia il numero dei morti è il triplo, 185 mila
In Inghilterra con la scoperta di due nuove varianti di Covid, Erin e Pirola, i casi sono quasi raddoppiati nel giro di un mese.
Ad agosto, secondo le statistiche dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA), i casi sono stati 875, il mese precedente 449 mentre la media settimanale a luglio era di 373 contagi.
Questi aumenti sono imputabili alla nuova variante chiamata Eris che rappresenta un contagio su quattro; mentre si sta diffondendo rapidamente a livello globale un altro ceppo chiamato Pirola come riporta il Mail Online.
Negli Stati Uniti Eris, noto come EG5, al 5 agosto rappresentava il 17,3% dei casi di Covid, con un aumento rispetto alla prima settimana di luglio che si attestava sul 7,5% dei contagiati. Eris ha così superato alcuni ceppi di Omicron come XBB.1.16 (15,6% dei casi), XBB.2.23 (11,2%) e XBB.1.5 (10,3%).
Sia in Inghilterra che negli USA è stato registrato un aumento dei ricoveri ospedalieri rispetto al 2022.
Pirola, noto come ceppo BA.2.86, oltre che in Inghilterra è stato segnalato anche in Israele, Danimarca e Stati Uniti.
Da quando la nuova variante è stata scoperta all’inizio del mese, la sua diffusione è stata rapidissima e ha riguardato sette Paesi e quattro continenti. Secondo l’UKHSA questo rapido diffondersi fa pensare ad una trasmissione internazionale.
Il dottor Simon Clarke, microbiologo dell’Università di Reading, ha dichiarato al Mail Online che BA.2.86 potrebbe viaggiare nel mondo attraverso gli spostamenti aerei già da qualche tempo e che non si hanno ancora evidenze di come si comporterà il virus a contatto con una popolazione mondiale ampiamente vaccinata. Senza sorveglianze specifiche è difficile qualsiasi pronostico anche se pare riduttivo pensare sia limitata solo a Londra.
Medici e scienziati chiedono alla popolazione il ritorno a strumenti di prevenzione come le mascherine e l’attenzione all’igiene considerati gli aumenti dei ricoveri ospedalieri che si sono verificati negli ultimi mesi.
In Inghilterra, si teme che la nuova ondata di contagi possa causare nuovamente una crisi senza precedenti del sistema sanitario nazionale, acuita dalle patologie che puntualmente si ripresentano in inverno come l’influenza o quelle causate da virus respiratori.
E in Italia come siamo messi?