Il borgo e la sua storia millenaria (www.blitzquotidiano.it)
Nel cuore dell’Appennino abruzzese, un borgo si presenta come un gioiello nascosto, capace di incantare con il suo fascino antico.
Questo borgo, arroccato a quasi mille metri sul livello del mare, domina la Valle de Lacu, nota per i suoi cinque laghi di straordinaria bellezza e ricchezza naturalistica. La storia millenaria di Villalago, legata a vicende religiose e feudali, si intreccia armoniosamente con la natura incontaminata che lo circonda, facendo di questo luogo una meta ideale per gli amanti della cultura, della natura e delle tradizioni abruzzesi.
Situato nella provincia dell’Aquila, Villalago conta oggi circa 492 abitanti, conosciuti come villalaghesi, e si distingue per la sua posizione dominante sulle spettacolari gole del Sagittario e per la vicinanza al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Le origini del borgo risalgono all’XI secolo, quando il monaco benedettino San Domenico Abate fondò il monastero di San Pietro de Lacu, che divenne il fulcro spirituale e culturale dell’area. Il borgo, noto anticamente come Villa de Lacu, si sviluppò intorno a questo centro religioso, assumendo nel tempo un’identità autonoma e ribellandosi nel 1568 al dominio feudale dei conti Belprato di Anversa per diventare Università e comune autonomo.
Gli scavi archeologici condotti in località San Pietro e Villa Vecchia hanno portato alla luce reperti che attestano un insediamento ben più antico, con testimonianze risalenti all’epoca romana e probabilmente a un antico centro peligno. Tra i ritrovamenti più rilevanti figurano statuette di Ercole e altri manufatti bronzei, che indicano la presenza di un luogo di culto e di una comunità attiva già in epoche remote.
Durante il Medioevo, Villalago fu sotto il controllo di diverse famiglie feudali, tra cui i Borrello e i Di Sangro, ma mantenne sempre una forte identità legata al monastero e alla sua posizione strategica. La storia di questo borgo è segnata da eventi come l’invasione della rocca di Sancti Petri de Lacu da parte di Oderisio II di Sangro nel XIII secolo e le vicende legate all’inquisizione medievale, che qui ebbe un ruolo marginale rispetto ad altre aree italiane.
Il patrimonio artistico e naturalistico
Il borgo di Villalago è un vero e proprio teatro di pietra, con case costruite lungo pendii scoscesi e sorrette da caratteristici archi chiamati suppuort, che conferiscono agli edifici un aspetto unico nel panorama abruzzese. La piazza principale, dedicata a Celestino Lupi, è il cuore pulsante del paese, da cui si dipanano vicoli e scalinate che conducono alle principali attrazioni storiche.
Tra queste spicca la chiesa parrocchiale in stile romanico abruzzese, che conserva al suo interno un dipinto della Madonna del Rosario del 1521 e l’altare di San Domenico, un pregevole monumento in pietra del XII secolo. Notevole è anche la cappella della Madonna Addolorata, risalente al 1575 e annessa al palazzo della famiglia Lupi, dove è custodita la storica campanella di San Domenico, recante l’incisione “Ave Maria Gratia Plena A.D. 600”.
Nel borgo si trovano inoltre altre chiese di rilievo quali la chiesetta di San Michele Arcangelo, con una lunetta in pietra raffigurante Cristo e angeli risalente all’XI-XII secolo, e la chiesa della Madonna di Loreto, con un dipinto della Madonna del Rosario del 1561. Tra gli edifici civili, il palazzo della Cancelleria del XVI secolo testimonia l’antica autonomia amministrativa di Villalago.
L’eremo di San Domenico, situato in località Prato Cardoso, è un luogo di grande spiritualità e suggestione, immerso tra rocce e acque smeraldine. Da qui si può ammirare il lago San Domenico, un invaso naturale che ospita numerose specie di uccelli acquatici come germani reali, folaghe e oche, ed è oggi riserva naturale regionale insieme al vicino lago Pio, anch’esso oasi faunistica.

Villalago si affaccia su un territorio ricco di risorse naturali, ideale per escursioni e attività all’aria aperta in ogni stagione. I cinque laghi della Valle de Lacu rappresentano un patrimonio paesaggistico e ambientale straordinario: il lago di Scanno, il più esteso e celebre per la sua forma a cuore, il lago San Domenico, dalle acque cristalline, e il lago Pio, conosciuto come rifugio per gli uccelli migratori.
Il territorio circostante è caratterizzato da boschi di cerri e faggi che in inverno si vestono di bianco, creando scenari incantati per gli amanti del trekking, delle passeggiate a cavallo, della mountain bike e delle escursioni naturalistiche. La fauna locale è ricca e variegata, con cervi, cinghiali, volpi, scoiattoli, tassi e, soprattutto, orsi marsicani che popolano il vicino Parco Nazionale d’Abruzzo.
