Giro d'Italia. Il tedesco Nico Denz vince in solitaria a Cesano Maderno (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Il tedesco Nico Denz, 31 anni, alfiere della Red Bull-Bora- Hansgrohe, ha vinto in solitaria la 18esima tappa del Giro d’Italia.Primo al traguardo di Cesano Maderno accolto da ali di folla.
Il gregario principe di Roglic (ritirato) ha sfruttato la libertà d’azione concessagli dal suo team e ne ha approfittato per infilare la fuga di giornata e poi piantare i compagni di fuga a 16 km dall’arrivo. Il suo allungo è stato prodigioso.
Ha fatto il vuoto con potenza e tempismo. Anche con astuzia. Ha sorpreso tutti mettendosi a ruota di una moto di servizio. Il tempo necessario Perri creare il “buco”. E’ arrivato con 1’ di vantaggio sulla dozzina che lo braccava. Nico Denz ha centrato la sua terza vittoria al Giro d’Italia della sua lunga carriera.

Tappa di trasferimento
Tappa n.18, quartultima del Giro d’Italia, edizione 108. Sulla carta una piccola giornata di relax dopo le fatiche di mercoledì (Tonale e Mortirolo). E soprattutto in vista dei prossimi tapponi in Piemonte e Valle D’Aosta, difficoltà cinque stelle, con l’acuto (sabato) della Cima Coppi, 2.278 metri, la salita più dura e temuta della Corsa Rosa (18 km, la metà sterrati). Partenza da Morbegno (bassa Valtellina), arrivo a Cesano Maderno, valle del Seveso, provincia di Monza e della Brianza, 19 km da Milano.
Il via alle 14.02. con 162 corridori (44 italiani) e il messicano Del Toro in maglia rosa. Dopo 37 km la modesta asperità di seconda categoria con 15 attaccanti. Ayuso in difficoltà. Velocità sostenuta.E’ seguito lo Sprint di Primaluna al km 45 (primo Pedersen) e dopo 9 km il Colle Balisio (725 metri, primo Scaroni).
Quindi la Carovana, con una ventina di battistrada, si è diretta a Galbiate, provincia di Lecco, per il secondo Sprint di giornata (Pedersen) giusto a metà gara (144 km). Il gruppo non reagisce. Acccumula minuti di ritardo. Dopo l’ultima asperità di Ravellino (598 metri),il Red Bull Km di Sirtori (Tarozzi) e la svolta di Lesmo, (sede del Circuito automobilistico di Monza), è cominciato il finale nel sole, tra ali di folla.
Passeggiata del gruppo negli ultimi 50 km
Il primo caldo si fa sentire. Ghiaccio e borracce in gran quantità. Le ruote veloci giocano al risparmio (non tutte). Situazione inedita: tre battistrada (Tarozzi, Marcellusi,Rochas), un plotoncino di inseguitori, il gruppo a 9 minuti. Tarozzi e Rochas restano soli al comando per una decina di chilometri. Ai -40 sono ripresi mentre il gruppo passeggia e accumula oltre 10 minuti. Il plotoncino si spezza in due tronconi. Rimane in testa una dozzina di corridori.
Circuito finale
Poco più di 30 km, strade tortuose, folla record. Anello di 12,5 km. Primo passaggio sul traguardo a 25 chilometri dalla conclusione. Ultimi due giri. I 12 fuggitivi guadagnano terreno.
Il tedesco Nico Denz, il gregario di Roglic, allunga a 16 km dall’arrivo, ha buona gamba; transita al traguardo con 28” di margine. Insiste con tenacia e convinzione, prende le numerose curve con maestria. Taglia il traguardo in solitaria, a braccia alzate.
Prima vittoria della Red Bull al Giro d’Italia di quest’anno. Dopo un minuto Maestri vince la volata degli inseguitori. Il gruppo maglia rosa arriva con un ritardo di 13’51.
Ordine d’arrivo
1. Nico Denz in 3h 12’ 07”, 2. Mirco Mestri (+1.01). Cin lo stesso tempo di Maestri: 3. Planckaert, 4. Magli, 5. Edmondson, 6. De Bondt, 7. Hoole, 8. De Pretto, 9. Nicola Conci, 10. Warbasse.
Classifica generale
1. Del Toro, 2. Carapaz (+0.41), 3. Simon Yates (+0.51), 4. Derek Gee (+1. 57), 5. Caruso (+3.06), 6. Bernal (+4.43), 7. Pellizzari (+5.02, 8. Rubio (+6.09), 9. Adam Yates (+7.45), 10. Storer (+7.46).
