
Tirreno-Adriatico: Ayuso ha vinto la Corsa dei Due Mari, secondo Ganna, Jonathan Milan primo a San Benedetto (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Il talentuoso spagnolo Juan Ayuso, 22 anni, alfiere del team UAE Emirates, ha vinto in volata il Torneo Laigueglia. È la prima volta che la Spagna si aggiudica il torneo Laigueglia dopo aver sfiorato la vittoria nel 2022 e 2024. Favorito da tutti i pronostici il ragazzo di Barcellona ha mantenuto le aspettative regolando nettamente il bresciano Scaroni suo compagno di fuga negli ultimi 10 km. La corsa esaltante ha vissuto sulla fuga di 9 corridori ripresi dal gruppo che affrontato unito i quattro giri del circuito finale. Poi la supervolata dello spagnolo che ha centrato la decima vittoria da professionista in carriera. Ayuso parteciperà al Giro d’Italia.
Ordine di arrivo
1. Ayuso in 4h46’26”. Con lo stesso tempo Scaroni secondo, Storer terzo, quarto Powless. 5. Carboni (+3”), 6. Sheffield (+13”),7. Bettiol (+23”), 8. Barre (+23”), 9. Vercker (+23”), 10. Guardi (+23”). Alle 16.15 la premiazione davanti a un bagno di folla.
Percorso tra mare e monti
Partenza alle 11.10 nel sole. Per la cronaca: il primo ad attaccare è stato il britannico Kingston alle 11.14, una scaramuccia. La solita tappa tosta, selettiva. Nessuna sostanziale variazione di percorso, solo un po’ più corta; comunque 197 km da semiclassica, antipasto ligure della Sanremo. Corsa dura, ma non troppo. Un continuo andirivieni tra mare e monti, tra Aurelia e zone interne, tra i lunghi rettilinei della Riviera e le mille curve che salgono i monti. Tre le salite più impegnative: Cima Paravenna (6,7 km al 5,7%), Testico (7 km al 4,6%) e Colla Micheri (2 km al 8,6%). Senza dimenticare Capo Mele, l’imponente promontorio roccioso ubicato tra Andora e Laigueglia. E dopo 152 km i corridori sono entrati nel circuito finale con la salita di Colla Micheri, corta ma molto impegnativa: due km di curve e controcurve, di tornanti e contro tornanti al’8,6% di pendenza media con un tratto al 14%.

Gara decisa nel circuito finale
Pronti, via e dopo mezz’ora prende corpo la fuga di giornata: nove corridori di sei Paesi. A metà gara i fuggitivi guidano ancora la corsa mantenendo un margine dal gruppo intorno ai tre minuti ma vengono raggiunti nel circuito finale (4 giri). Dopo il passaggio a Colla Micheri attacca Ayuso. Al comando è rimasto un quartetto. Il finale è esaltato dal duello Ayuso-Scaroni ripresi a 5 km dal traguardo da Powells. Il trio accende gli ultimi due km. Si accoda Storer. Volata a quattro e Ayuso la vince nettamente, a braccia alzate, davanti a Scaroni; terzo Storer, quarto Powels.
Albo d’Oro
In 61 edizioni (la prima nel 1964 vinta da Guido Neri) si sono aggiudicati il trofeo fior di corridori. Qualche nome? Bitossi (1967, 1976), Dancelli (1968, 1970), Merckx (1973,1974), Saronni (1981), Armstrong (1993), Savoldelli (1999), Pozzato (2003, 2004, 2013), Moreno Moser (2012, 2018), Lenny Martinez (2024). I corridori italiani hanno vinto 38 volte, seguiti da Belgio (7) e Francia (3).
Prossimi appuntamenti
Dopo l’apertura stagionale di Laigueglia il calendario del ciclismo propone quattro grandi corse.
- STRADE BIANCHE (sabato 8 marzo) a Siena. Frazione di 213 km di cui 81,7 di sterrato.
- TIRRENO-ADRIATICO (10-16 marzo), la Corsa dei due Mari. Sette tappe.
- MILANO-TORINO (19 marzo), la classica più antica di 174 km. Arrivo a Superga.
- MILANO-SANREMO (22 marzo),289 km. Partenza da Pavia, 175 corridori di 25 team.