Tour de France, il britannico Adam Yates batte in volata il fratello gemello Simon

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Luglio 2023 - 17:49 OLTRE 6 MESI FA
Adam Yates

Adam Yates (foto Ansa)

Il britannico Adam Yates, 30 anni, alfiere della UAE Team Emirates ha vinto nettamente la prima tappa del Tour. Ha battuto in una volata a due il fratello gemello Simon con cui aveva allungato negli ultimi 5 km. Pogacar ha battuto in volata il gruppetto inseguitore alzando le braccia al cielo. Ovviamente Adam Yates è la prima Maglia Gialla del tour 2023. Per lui è la seconda volta con il simbolo del primato sulle spalle, dopo averlo vestito per 4 giorni nel 2020. Pogacar vincendo lo sprint degli inseguitori si è preso i 4 secondi di abbuono del terzo posto. Quarto Thibaut Pinot.

Ordine di arrivo

Primo Adam Yates in 4h22’49”, secondo il fratello gemello Simon (+8”), terzo Pogacar (+18). A seguire tutti con lo stesso tempo: Pinot, Woods, Lafay, Hindley (7), Skijelmose (8),Vingegaard (9), Gaudu (10).

Tappa inaugurale mai così dura

Da Bilbao a Bilbao, 182 km “pesanti “. Da cinquant’anni almeno non c’è mai stata una prima tappa così dura con 5 GPM. E l’ultima salita a 10 km. dall’arrivo con punte del 20%. E’ la seconda volta nella storia che il Tour de France parte dai Paesi Baschi. Nel 1992 il Tour era partito da San Sebastian. Una prima da classica con 3.300 metri di dislivello. In gara 22 squadre ma nessuna italiana. I soli 7 azzurri presenti sono distribuiti in altrettante squadre. Partenza alle 12.55 con 36 debuttanti alla Grand Boucle. Fuga di giornata con cinque uomini, tenuti sempre sotto controllo. Folla a bordo strada, sui passi è addirittura strabocchevole. Fuga ripresa ai -50,2 km. Gruppo compatto. Comincia un’altra corsa.

Gran finale

A 30 km dal traguardo la corsa si accende. Tutti i più forti si portano davanti. Cresce l’andatura. Jumbo e UAE controllano la Carovana. Pogacar e Vingegaard si tallonano nel reciproco rispetto. Ai -20 Km cadono due potenziali protagonisti: Carapaz e Mas. Fuorigioco al primo giorno. Il ciclismo è talvolta crudele. Ultimi 10 km, è bagarre. Pogacar e Vingegaard allungano con Lafay. Lo sloveno chiede il cambio, io danese glielo nega e perde le ruote. Passano al comando i fratelli Yates. Volata in famiglia.

Novità, le comunicazioni radio

Questa prima tappa sarà ricordata per aver presentato una nuova divisione vicina alla Formula Uno o alla Moto GP. Gli organizzatori hanno deciso di divulgare, in leggera differita, le comunicazioni radio tra ammiraglie e corridori. Ovviamente l’esperimento è stato positivo ma i messaggi durante la tappa sono stati selezionati. Cioè non tutti sono stati divulgati. Una speciale commissione di 6 persone ha valutato che cosa diffondere durante la giornata. Un deciso passo in avanti.

Seconda frazione ancora in Spagna

Da Vitoria a San Sebastian di 209 km. Tappa per attaccanti. Questa tre giorni nasca del Tour è costata a Bilbao 12 milioni di euro. Soldi pubblici versati dal governo regionale e dalle tre province (Alava, Vizcaya, Gipuzkoa), più un consorzio di imprese locali. Il tutto in nome della autonomia da Madrid. Stimato un “rientro” economico tra i 72 e i 108 milioni di euro. Coincidenza: il 23 luglio, quando cioè terminerà il Tour, in Spagna ci saranno le elezioni generali convocate dal premier socialista Pedro Sanchez in anticipo.