Il video del primo esercito cinese di umanoidi autonomi (foto da video) - Blitz quotidiano
La Cina ha inaugurato una nuova fase dell’automazione avanzata con l’avvio della produzione di massa dei robot umanoidi autonomi. A trainare questa trasformazione è UBTech Robotics, azienda di Shenzhen che ha già ricevuto ordini per oltre 800 milioni di yuan (circa 112 milioni di dollari) grazie al suo modello più avanzato, il Walker S2. Si tratta del primo umanoide capace di sostituire autonomamente le proprie batterie, caratteristica che gli permette di operare senza interruzioni e che potrebbe ridefinire l’intero concetto di efficienza robotica.
Questa settimana UBTech ha annunciato un nuovo contratto da 159 milioni di yuan (22 milioni di dollari) con un’azienda di Zigong, nel Sichuan, secondo solo all’accordo da 250 milioni di yuan (35 milioni di dollari) firmato a settembre. La società ha confermato al South China Morning Post che la produzione in serie inizierà immediatamente, con le prime consegne previste per metà novembre.
Il fondatore e presidente Zhou Jian prevede la distribuzione di oltre 500 umanoidi industriali entro la fine del 2024, con una capacità produttiva annuale potenziale di 1.000 unità. Se questo ritmo verrà mantenuto, la Cina potrebbe diventare il primo Paese al mondo a integrare sistematicamente robot umanoidi nei processi produttivi, sostituendo gradualmente lavoratori umani in mansioni ripetitive o ad alta intensità fisica.
UBTech prevede anche una rapida evoluzione degli impieghi: nei prossimi due o tre anni gli umanoidi potranno assumere compiti più complessi, entro cinque anni saranno impiegati nei servizi a contatto con il pubblico e, nel giro di un decennio, potrebbero diventare comuni assistenti domestici nelle case.
