Lapcat, jet del futuro: Bruxelles-Sydney in 4 ore, velocità oltre 6mila km/h

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 30 Novembre 2012 - 12:41 OLTRE 6 MESI FA

Lapcat, jet del futuro: Londra-Sydney in 4 ore, velocità oltre 6mila km/h   (Credit: Reaction Engines)

ROMA – Un aereo che vola da Bruxelles a Sydney in appena 4,6 ore, lo stesso tempo che si impiegherebbe oggi per la tratta Roma-Mosca. Il Lapcat è stato presentato in Inghilterra dalla Reaction Engines, azienda di Oxford, e approvato dall’Agenzia Spaziale Europea, Esa. Un aereo lungo 139 metri la cui velocità massima supera i 6mila chilometri orari. 

Il jet del futuro è dotato di un motore Sabre, realizzato da ingegneri e fisici, in grado di raffreddare in appena un centesimo di secondo l’aria da 1000 a -150 gradi celsius. Un sistema di raffreddamento necessario affinché il surriscaldamento del motore non crei avarie. Il Lapcat sarà dotato di 4 motori Sabre ed il suo utilizzo è previsto anche per usi spaziali: sarà applicato allo Skylon, il prototipo dell’aereo per voli turistici nello spazio. Il Sabre può raggiungere una velocità massima di 6.437 chilometri orari, circa 5,4 volte superiore a quella del suono che è di circa 1200 chilometri l’ora.

Il Lapcat potrà volare ad un’altitudine massima di 35mila metri e ospitare a bordo 300 passeggeri. Il rumore massimo che produce è di 101,9 decibel, ben inferiore all’inquinamento acustico di un Concorde che raggiunge i 115 decibel e viaggia a velocità massima di 2mila chilometri l’ora. Il viaggio del futuro sarà veloce, sempre di più, ma i passeggeri dovranno dire addio al panorama. Il jet infatti è il più grande e il più veloce mai progettato, ma non avrà finestrini sulla fusoliera: non reggerebbero alla forte pressione esterna.

L’ultimo dettaglio è il prezzo: un biglietto costerà quanto un viaggio in business class. Ma per viaggiare sul jet del futuro bisognerà attendere almeno dieci anni, spiega il progettatore-capo: “Entro 10 anni il Lapcat potrebbe essere pronto, ma prima dobbiamo trovare 250 milioni di sterline (circa 300 milioni di euro, ndr)”. Ora che anche l’Esa ha approvato il progetto, difficile credere che nessuno vorrà finanziarlo.