Atletica/ Testosterone nelle analisi di Caster Semenya: il triplo rispetto ai livelli medi di una donna. Dubbi sul suo allenatore, Arbeit, già coinvolto in scandalo doping

Pubblicato il 24 Agosto 2009 - 13:19 OLTRE 6 MESI FA

TOPSHOTS-ATHLETICS-WORLD-800MDonna, uomo o ermafrodito? Il mistero sul genere dell’atleta Caster Semenya si infittisce di nuovi particolari: nei campioni biologici della diciottenne che ha trionfato negli 800 metri femminili a Berlino c’è troppo testosterone, esattamente il triplo rispetto al livello medio femminile.

La Federazione internazionale di atletica leggera ha già avviato un’indagine per accertare l’identità sessuale della corridrice sudafricana che si è aggiudicata l’oro a Mondiali.

La sua squadra è allenata dal tedesco Ekkart Arbeit, ma sul suo conto non girano di certo voci edificanti. Il tecnico infatti è stato coinvolto nello scandalo doping della Ddr tedesca negli anni Ottanta. Ad aggravare la posizione di Arbeit si aggiungono le rivelazioni di Heidi Krieger, campionessa europea di lancio del peso nel 1986: l’allenatore tedesco le somministrò dosi ripetute di ormoni maschili.

Se tutto questo fosse vero Arbeit rischierebbe grosso: nel caso della Krieger gli ormoni potrebbero esserle stati piuttosto utili, dato che nel 1997 l’atleta ha deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico per cambiare sesso.

Per Semenya, invece, la situazione è diversa: la sudafricana non ha fatto outing, anche se da giorni sulla stampa internazionale rimbalzano notizie in cui si insinua che il Sudafrica sapeva tutto e che le analisi erano già state fatte nel marzo scorso, quindi i risultati sarebbero stati manomessi per aggirare i controlli antidoping e permetterle di partecipare alle gare.

Intanto la posizione di Arbeit si aggrava, ma l’allenatore si è diffeso dalle prime indiscrezioni sul suo coinvolgimento nella vicenda affermando che  dalla caduta del Muro di Berlino nel 1989 il suo nome non è stato più associato al doping.