Berlusconi: a rischio il plebiscito di giugno. Che divorzio sarà? Consensuale e svelto o lungo processo per colpa? Sulle foto alla festa di Noemi il sospetto corre sul blog

Pubblicato il 5 Maggio 2009 - 14:53 OLTRE 6 MESI FA

Il sette di giugno doveva essere plebiscito: da tre a quattro milioni di preferenze per Berlusconi capolista in tutte le circoscrizioni elettorali per le europee. Plebiscito ora a rischio: è la preoccupazione dello stesso Berlusconi. A rischio per l’effetto, per il fall-out della bomba-divorzio con Veronica causa abitudini, frequentazioni e scelte privato-pubbliche del premier. Sondaggisti al lavoro in gran segreto ma, a quel che si sa, non mancherebbero voti al Pdl ma potrebbero mancare, almeno qualcuno, proprio a lui. Niente plebiscito vorrebbe dire uno stop alla campagna berlusconiana per assumere più poteri anche a seguito di un rimaneggiamento della Costituzione.

Ma che divorzio sarà? Se consensuale il danno mediatico-politico per il premier sarebbe contenuto. Se invece si andasse ad una separazione “con addebito”, cioè per colpa, la causa civile si trasformerebbe in un processo pubblico e prolungato ai comportamenti a a quella che il quotidiano Avvenire ha definito “la stoffa umana” del leader.

La prima mossa della controffensiva berlusconiana non è stata totalmente efficace. Il fotografo ufficiale e l’autorizzata diffusione, via Emilio Fede, delle immagini della festa di Noemi sono caduti sotto il sospetto, diffuso nei blog, di qualche ritocco. C’è chi vede un velo su Noemi, chi immagina o crede di vedere un inserimento posticcio di Berlusconi tra due invitati. Solo sospetti, anche minimi, su cui viaggia però il sospetto più grande che quelle foto, che dovrebbero attestare la verità di una festa di famiglia con ospite illustre ma casuale, non raccontino proprio tutta la verità, solo la verità. E siano parte invece di una verità ricostruita a posteriori.