Caltanissetta, sala operatoria chiusa. Muore Filippo Li Gambi, giovane di 23 anni e il paese di Mazzarino, per protesta, blocca una strada

Pubblicato il 27 Agosto 2009 - 12:19 OLTRE 6 MESI FA

sant'eliaUn intero paese è in rivolta in provincia di Caltanissetta a causa della morte di un ragazzo, Filippo Li Gambi, di soli 23 anni.

Una morte evitabile che non è andata assolutamente giù agli abitanti di Mazzarino. I paesani, per solidarietà con il padre della vittima, hanno deciso di occupare una strada, la 626 Caltanissetta-Gela, sbarrando gli svincoli con autovetture e trattori.

Filippo Li Gambi, giovedì 20 agosto, aveva avuto un incidente con la sua moto e si era tranciato una gamba. Subito soccorso, il ragazzo era stato portato all’ospedale «Santo Stefano» di Mazzarino.

Lì, la surreale scoperta: la sala operatoria della struttura è chiusa e Filippo, le cui condizioni sono gravi a causa dell’emorraggia, deve essere trasferito all’ospedale «Sant’Elia» di Caltanissetta. Troppo tempo perso e il giovane muore subito dopo l’arrivo nel secondo ospedale.

L’episodio di malasanità ha fatto scattare la rivolta: prima Giovanni, il padre del ragazzo, si è incatenato davanti al Santo Stefano. Poi, il paese, in blocco, ha deciso di bloccare la strada in segno di protesta. La dimostrazione di solidarietà a Giovanni Li Gambi non si è fermata qui, visto che nel giorno di giovedì Mazzarino si è risvegliata con tutti i negozi chiusi. Una serrata generale per manifestare tutta la rabbia contro il caso di malasanità.

Anche il sindaco del centro nisseno, Vincenzo D’Asaro, ha protestato contro la Regione Sicilia, colpevole di un piano di riordino ospedaliero che prevede la chiusura di quello di Mazzarino il 31 agosto: «Ma almeno fino a quel giorno l’ospedale doveva funzionare. Il problema è che non c’è personale e senza chirurghi le sale operatorie rimangono chiuse».