Cannes/ “L’immaginario del dottor Parnassus”, l’ultimo viaggio di Heath Ledger

Pubblicato il 24 Maggio 2009 - 18:59 OLTRE 6 MESI FA

“By Heath Ledger and his friends” è la scritta che appare al termine di The imaginarium of doctor Parnassus, il film di Terry Gilliam, in cui l’attore australiano offre la sua ultima interpretazione. “Solo l’amore della gente per Heath ha fatto si’ che il film fosse finito” ha commentato il regista britannico alla presentazione della sua ultima e attesa pellicola, fuori concorso a Cannes.

Il film, visionario e grottesco in puro stile Gilliam, narra la storia di Tony (Ledger), un giovane che entra a far parte della compagnia teatrale comandata dall’immortale Dottor Parnassus. Il ruolo di Ledger, morto a soli 28 anni nel gennaio del 2008, dopo le prime riprese e’ stato interpretato da altri tre grandi interpreti, amici intimi dell’attore scomparso: Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell.

Tutto il film di Gilliam è incentrato fatalmenete sul tema del doppio vita-morte, realtà-fantasia, idealismo-denaro. Il Dottor Parnassus (Christopher Plummer) nei suoi spettacoli teatrali offre al pubblico la possibilità di realizzare i propri sogni attraverso uno specchio magico, unico passaggio per entrare in mondi fantastici e sconosciuti. Ma tutto il potere di Parnassus è legato ad un patto stretto col diabolico Mr. Nick (Tom Waits) che pretende in cambio l’anima della sua giovane figlia Valentina (Lily Cole). Per evitare di perderla, Parnassus stringe un nuovo patto: Valentina sarà del primo tra i due in grado di sedurre cinque anime. Deciso ad aiutare Parnassus, Tony si imbarca così in un viaggio attraverso mondi paralleli. Per entrare in queste realtà immaginarie, Tony entrerà nello specchio magico dove, di volta in volta, le sue sembianze cambieranno totalmente (Depp, Law, Farrell).

L’addio di Ledger, sostituito in prima battuta da Depp, avviene sul bordo di un fiume solcato da tre gondole con le immagini di Lady Diana, James Dean, Rodolfo Valentino: “Sono morti giovani, ma non hanno paura perchè sanno che resteranno così per sempre”.

La storia, dichiara Glliam, “parla della lotta dell’immaginazione contro il materialismo, dei sogni contro i soldi. Forse mi è venuta in mente perchè penso che oggi il denaro abbia decisamente la meglio su tutto”. Il regista ha inoltre spiegato come per girare alcune scene si sia ispirato a notizie di cronaca nera, come quella della morte del ‘banchiere di Dio’ Roberto Calvi.
Infine, tra gli applausi del pubblico, Glliam ha lasciato i suoi fan con una promessa: “Dopo la distruzione del set di Don Chisciotte in Spagna, ho rivisto la sceneggiatura e mi auguro di ricominciare il film nella prossima primavera”.