Caso Boffo-Feltri: la procura di Monza apre un’inchiesta dopo esposto di Di Pietro

Pubblicato il 9 Settembre 2009 - 13:37 OLTRE 6 MESI FA

La Procura di Monza ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti ipotizzando i reati o di accesso abusivo a sistema informatico o falsificazione di atto pubblico in relazione alla vicenda Boffo-Feltri.

Le indagini, affidate al Pubblico Ministero Caterina Trentini, sono state avviate in seguito all’esposto presentato dal leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro.

L’esposto è stato presentato inizialmente ai carabinieri di Roma che l’hanno poi trasmesso alle Procure di Monza e Terni.

La magistratura della città brianzola lavorerà di concerto con quella ternana, in attesa che vi siano sufficienti elementi per determinare la competenza territoriale.

Nella denuncia Di Pietro ipotizza due possibili scenari: o la falsificazione da parte di qualcuno di un documento pubblico o di un atto giudiziario o l’accesso abusivo nel casellario giudiziario.

Le due ipotesi si basano sul fatto che il Giornale diretto da Vittorio Feltri nel pubblicare il casellario giudiziario dell’ex direttore dell’Avvenire Dino Boffo era in possesso di un documento che solo un ufficiale di Polizia giudiziario o un magistrato in servizio può avere.