Covid e genitali maschili: il virus, la disfunzione erettile e le infezioni a lungo termine

di Caterina Galloni
Pubblicato il 13 Marzo 2022 - 08:17 OLTRE 6 MESI FA
Covid e genitali maschili: il virus, la disfunzione erettile e le infezioni a lungo termine

Covid e genitali maschili: il virus, la disfunzione erettile e le infezioni a lungo termine FOTO ANSA

Il Covid può essere in grado di infettare e compromette la funzione del pene e dei testicoli: è quanto emerge da un nuovo studio della Northwestern University Feinberg School of Medicine, a Chicago, Illinois. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, in uno studio sulle scimmie i ricercatori hanno scoperto che il virus potrebbe infettare le cellule dei genitali maschili e causare danni a lungo termine. Precedenti ricerche hanno rilevato che i pazienti sopravvissuti al virus a volte soffrono di disfunzione erettile e altri problemi del tratto genitale. Anche se spesso si ritiene sia il risultato di un’infiammazione come risposta immunitaria al virus.

Il Covid e le infezioni ai genitali maschili

Nel nuovo studio i ricercatori credono che sia il virus stesso, non il sistema immunitario, a causare problemi genitali ai contagiati. Gli scienziati hanno condotto delle ricerche su tre macachi rhesus maschi. Ovvero una specie di primati spesso utilizzata per questi studi poiché hanno molte somiglianze genetiche con gli esseri umani. Dopo il contagio, nel tentativo di rilevare dove erano visibili tracce del virus, ciascun macaco è stato sottoposto a body scanner.

Thomas Hope, a capo della ricerca e docente di biologia alla Northwestern, ha detto al New York Times che “il segnale nel pene era scomparso”. I ricercatori hanno scoperto la diffusione del virus nel pene di tutti e tre gli animali. Uno, aveva anche un’infezione ai testicoli. I risultati indicano che il virus è riuscito a infettare e diffondersi all’interno del pene del primate. Probabilmente causando problemi al tratto genitale degli animali, come la disfunzione erettile. Ritengono che questo tipo di diffusione possa causare gravi danni in questa zona del corpo sia negli animali che nell’uomo.

La disfunzione erettile

La diffusione del virus nel pene può causare disfunzione erettile e malattia di peyronie, in questo caso quando una persona ha un’erezione prova un intenso dolore.  La diffusione del Covid nella prostata può portare a una diminuzione della qualità dello sperma e persino esporre una persona a un rischio maggiore di sviluppare il cancro alla prostata. Nei testicoli, il virus può diminuire il numero e la qualità dello sperma e ridurre i livelli di testosterone.
Un paziente infetto può avere un’infiammazione o dolore ai testicoli.

Ricerche precedenti hanno scoperto un legame tra l’infezione da COVID-19 e lo sviluppo della disfunzione erettile. Uno studio pubblicato nel 2021 dall’University of Florida ha scoperto che gli uomini che si erano ripresi dal virus avevano una probabilità tre volte maggiore di sviluppare la disfunzione. Gli uomini con fattori di rischio preesistenti come l’obesità o una malattia cardiaca o respiratoria hanno mostrato un tasso ancora più elevato di disfunzione erettile.