Csm/ Napolitano respinge le dimissioni di Berruti, Maccora e Siniscalchi. “No a delegittimazioni”

Pubblicato il 16 Giugno 2009 - 19:50 OLTRE 6 MESI FA

Tutte le scelte che competono al Consiglio Superiore della Magistratura «vengano compiute senza essere condizionate da logiche di appartenenza correntizia». È l’invito, formulato anche nel plenum del 9 giugno scorso, che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ribadisce esprimendo «rinnovata fiducia» nell’impegno del Csm e delle sue Commissioni su questo punto.

Napolitano, si legge in una nota diffusa dal Quirinale, ha condiviso l’unanime orientamento del Comitato di Presidenza del Csm a «rigettare» le dimissioni dei Consiglieri Berruti, Maccora e Siniscalchi da componenti della V Commissione consiliare. «Polemiche indiscriminate circa i criteri in base ai quali il Csm ha proceduto, in attuazione delle nuove e più impegnative disposizioni di legge, alla nomina di un gran numero di dirigenti degli uffici giudiziari – si legge ancora nella nota del Quirinale – possono creare nei confronti di questi ultimi un clima di ingiusta delegittimazione, demotivandone l’impegno. Una pacata e puntuale riflessione critica sulle più corrette prassi da seguire in questa materia, è invece la sola strada per giungere a risultati positivi nell’interesse generale».

È dunque «convinzione» del Capo dello Stato, conclude la nota, che «sui molteplici problemi relativi allo stato attuale dell’amministrazione della giustizia e alla sua riforma si imponga finalmente un franco e costruttivo confronto, nelle sedi appropriate, tra tutte le istanze istituzionali interessate, nel reciproco rispetto»: il «libero scambio di opinioni, e l’espressione di divergenze sulle soluzioni da adottare – conclude il Quirinale – non dovrebbero dar luogo a contrapposizioni esasperate né interferire nella fase delle decisioni che spettano al Parlamento».