Ddl sicurezza verso l’ok: “Saremo cattivi, abbiate fiducia”

Antonio Sansonetti
Pubblicato il 13 Maggio 2009 - 16:47 OLTRE 6 MESI FA

Cattivi. Perché varato il ddl sicurezza, che sta procedendo spedito di fiducia in fiducia nel suo iter di approvazione alla Camera, la vita per clandestini, extracomunitari regolari e stranieri in genere, sarà più dura in Italia. E non sarà facile neanche per i clochard (saranno schedati), per chi chiede l’elemosina (fino a tre anni di carcere se lo fa con un minore di 14 anni) e i graffitari (carcere fino a sei mesi).

Saremo. Perché il disegno deve essere votato integralmente giovedì. Ed entro maggio, promette il ministro dell’Interno Roberto Maroni, avrà l’ok anche dal Senato. Presto quindi saranno introdotti nel nostro ordinamento il reato di clandestinità (punibile con una multa fino a 10 mila euro e l’espulsione) e la tassa di soggiorno (da 80 a 200 euro per il rinnovo del permesso). Gli immigrati clandestini potranno essere trattenuti nei Cie (Centri di identificazione ed espulsione) per sei mesi: adesso sono massimo due. Chi affitta casa ai clandestini rischierà il carcere fino a tre anni. Saranno più difficili le nozze con gli stranieri. Verranno verificate dagli uffici comunali le condizioni igienico-sanitarie degli immigrati che si iscrivono all’anagrafe o variano indirizzo. All’anagrafe, in ogni caso, non potranno essere iscritti i figli di clandestini. E, dopo aver cancellato la norma sui presidi e sui medici spia, la maggioranza ha proposto i “postini-spia“: impiegati delle poste o delle società di money-transfer dovranno denunciare entro 12 ore lo straniero che richiede trasferimenti di denaro senza presentare il permesso di soggiorno.

Abbiate fiducia. Perché questo è lo strumento – la fiducia – con cui questo provvedimento passerà lo scoglio del Parlamento e perché questa prova di forza del governo Berlusconi ha la fiducia degli italiani: percentuali fra il 54 e il 65% dei consensi sulle singole norme secondo un sondaggio Ipsos mandato in onda da “Ballarò”. E poi il ddl sicurezza non è tutto “cattiveria”. Buone notizie arrivano per i buttafuori: una professionalità riconosciuta che avrà finalmente un albo, tenuto dal Prefetto. E buone nuove anche per quei cittadini che vorranno organizzarsi in ronde, non armate. Sempre il Prefetto terrà un elenco dei “rondisti”. Dopo 10 anni verrà reintrodotto, inoltre, il reato di oltraggio a pubblico ufficiale: rischierà fino a tre anni di carcere chi in un luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza  di più persone offenderà l’onore e il prestigio di un ufficiale o agente di pubblica sicurezza.