Giustizia/ Angelino Alfano mostra i muscoli, “dialogo con l’opposizione, ma poi decidiamo noi”

Pubblicato il 12 Agosto 2009 - 10:01 OLTRE 6 MESI FA

“Faremo il giusto processo, cercheremo un dialogo con l’opposizione ma alla fine decideremo”. Lo ha detto il Ministro della Giustizia Angelino Alfano ai microfonidel Giornale Radio. “Noi puntiamo dritto al rafforzamento dell’efficienza del processo – dice il Guardasigilli – che passa anche dall’attuazione del giusto processo. Occorre far sì  che l’accusa e la difesa siano esattamente pari e che il giudice possa essere davvero equidistante. Questo è l’obiettivo di fondo”. Alfano ha detto di avere “rispetto nei confronti della sovranità del Parlamento che è libero, democratico e sovrano. Pensiamo che il Parlamento debba trovare, in questo caso mi riferisco alla legge sulle
intercettazioni, un giusto punto di equilibrio tra tre diritti: il diritto alle indagini, il diritto di cronaca e il diritto alla riservatezza, cioé alla privacy”. E sulle dichiarazioni del Procuratore Antimafia Grasso a proposito di fermare chi controlla giornalisti e magistrati, Alfano ha detto: “Noi non intendiamo controllare né i giornalisti né i magistrati. Pensiamo anzi che loro debbano essere liberi di controllare il
Parlamento, ma al tempo stesso il Parlamento debba essere libero di decidere, perché il Parlamento è l’espressione della sovranità popolare”. Quanto al coinvolgimento dell’opposizione, Alfano ha detto di citare “due D : Dialogo e Decisioni. Un dialogo senza decisioni – ha spiegato – è un infinito ‘bla-bla, di cui la gente non sente affatto il bisogno”.