Obama: “Siamo vicini alla fine della recessione”. Ma il presidente si dice preoccupato per l’entità del debito pubblico Usa

Pubblicato il 29 Luglio 2009 - 19:45 OLTRE 6 MESI FA

«Siamo vicini alla fine della recessione». Così l’ ottimista Barack Obama commenta lo stato di salute dell’economia americana davanti ad una platea di comuni cittadini in un liceo di Raleigh, in Carolina del Nord.

Il presidente Usa ha spiegato che finalmente si intravede un risultato a tutti i suoi sforzi per stimolare l’economia: «Il mercato si è ripreso e il sistema finanziario non rischia più il collasso». Obama ha anche difeso le scelte del governo di salvare Chrysler e General Motors perché «il loro fallimento sarebbe stato una catastrofe».

Il presidente ha comunque detto di essere preoccupato per l’entità del debito pubblico Usa, che quest’anno dovrebbe crescere fino a 1.800 miliardi di dollari. Ma ha ammesso che
diminuire ora la spesa sarebbe un errore.

Ha poi sottolineato che i «tempi difficili per l’economia americana non sono finiti». E oltre alle case automobilistiche, il salvataggio delle banche è stato necessario per sbloccare la stretta del credito.

Ma la fine di questo periodo è legato a doppio filo alla «sua» riforma sanitaria, che non sarà votata prima del Congresso di settembre o ottobre.

Il sistema sanitario americano «oggi funziona bene per le assicurazioni, ma non sempre altrettanto per i cittadini», ha sottolineato Obama, ribadendo che il nuovo piano studiato dalla sua amministrazione proteggerà gli americani e limiterà il potere delle compagnie assicurative.

Quanto a coloro che lo hanno attaccato affermando che fa politica sulla salute delle persone, Obama ha detto: «Sapete che non si tratta di politica, ma della vita della gente. Sono le questioni che riguardano le persone, il nostro futuro».