Opposizione e Casini contro Berlusconi. Franceschini: “Ricorda il fascismo”

Pubblicato il 7 Settembre 2009 - 19:32 OLTRE 6 MESI FA
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Il segretario del Pd, Dario Franceschini

L’attacco di Berlusconi alla stampa «ricorda il fascismo» a Dario Franceschini. Il segretario del Pd osserva che l’utilizzo del termine «cattocomunisti» non è un’offesa, anzi, visto che «i comunisti italiani si sono battuti assieme a persone di altre culture politiche, fra cui la mia, per riconquistare la libertà nel nostro Paese ».

Sulla stessa linea d’onda anche Piero Fassino, che parla di «espressioni offensive e gravi nei confronti dei suoi oppositori politici, e di grandi partiti che hanno fatto la storia della Repubblica Italiana».

Secondo l’ex segretario dei Ds, il premier «dovrebbe avere un po’ più di rispetto per la storia dell’Italia e per chi l’ha fatta», persone, sottolinea che «spesso hanno pagato con la vita perchè questo Paese fosse libero, e perché anche Berlusconi potesse essere libero».

Critico anche Pierferdinando Casini, che parla di «delirio di uno contro tutti».  Secondo Casini «chi ha cento voti di maggioranza in Parlamento deve governare il Paese e confrontarsi con le questioni poste dall’opposizione. Qui un giorno si attacca l’Unione europea, il giorno dopo si portano in tribunale i giornali, il terzo magari ci deliziamo con Putin e con Gheddafi».

Il segretario dell’Udc auspica «un Paese in cui le persone come me possano continuare a dissentire da Santoro. Non un Paese nel quale si spenga la voce di Santoro».

Anche Di Pietro riprende la metafora fascista, parlando di «olio di ricino di una moderna dittatura, che utilizza gli strumenti di informazione di cui è proprietaria per cancellare dalla faccia della terra gli avversari politici».

Berlusconi è un «neofascista» secondo Paolo Ferrero. Il segretario di Rifondazione Comunista ricorda come «comunisti, catto-comunisti, cattolici che non erano comunisti, repubblicani e liberali hanno conquistato grandi e importanti conquiste per tutti i cittadini e i lavoratori italiani, conquiste che sono scritte, nero su bianco, nella nostra Costituzione repubblicana».