Pedofilia e sadismo/ Online torture a bimbi, 4 arrestati e 69 indagati in tutta Italia

Pubblicato il 29 Aprile 2009 - 19:12 OLTRE 6 MESI FA

Sessantanove indagati, quattro arrestati e numerose perquisizioni in 16 regioni italiane per la condivisione via internet di filmati pedofili di genere sadico in cui i bambini venivano sottoposti a vere e proprie torture.

L’operazione, coordinata dalla procura della Repubblica di Siracusa, è stata eseguita dal Nucleo investigativo telematico (Nit) aretuseo con l’impiego di 200 carabinieri e finanzieri.

Gli arrestati sono due operai del Bergamasco di 49 e 57 anni, entrambi padri di famiglia incensurati residenti a Ponte San Pietro, un uomo di 42 anni della provincia di Treviso e un medico sessantenne di Catanzaro.

In casa di F.B., uno dei due operai bergamaschi finito in manette, i militari hanno trovato una quarantina di dvd contenenti almeno 200 film a contenuto pedopornografico e migliaia di immagini di bambini dai 5 ai 14 anni.

Tutto il materiale sarebbe stato scaricato da internet attraverso siti web a pagamento. La perquisizione nel suo appartamento ha consentito ai carabinieri di risalire anche al secondo operaio, che è stato arrestato all’alba.

Si tratta di L.Q., 49 anni, anche lui sposato e padre di due figli di 11 e 17 anni. I due si conoscevano e pare che si scambiassero il materiale. In entrambe le abitazioni sono stati sequestrati computer, cd, dvd e fotografie.

Nei filmati sequestrati si vedono i volti degli stupratori e tra loro c’è anche una donna. I video sarebbero stati scambiati su internet tra gli indagati, che non sarebbero però gli autori materiali delle violenze. Gli indagati sono per lo più professionisti di età compresa fra i 40 e i 60 anni.

Sette di loro in passato sono stati già denunciati per reati sessuali nei confronti di minorenni. Le indagini del Nit sono state avviate dopo una serie di denunce dell’associazione Telefono arcobaleno.

Le regioni interessate dalle indagini sono Lombardia, Emilia Romagna, Sicilia, Veneto, Lazio, Puglia, Toscana, Calabria, Piemonte, Liguria, Campania, Basilicata, Abruzzo, Marche, Sardegna e Trentino. Quelle con il maggior numero di indagati sono Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna e Veneto.