Primarie dirompenti/ Franceschini: “Indietro non si torna. Il Pd resterà un partito aperto basato su iscritti ed elettori. Dopo il congresso, una sola voce sia in Parlamento sia tra la gente”

Pubblicato il 10 Agosto 2009 - 21:02| Aggiornato il 14 Agosto 2009 OLTRE 6 MESI FA

«Indietro non si torna. Il Pd resterà un partito aperto basato su iscritti e elettori e sulle primarie». Lo ha detto questa sera il segretario
nazionale del Pd, Dario Franceschini, parlando alla festa regionale del Pd in corso a Suzzara (Mantova). Il modello del nuovo partito che uscirà dal congresso per il candidato Franceschini “resterà l’attuale”. «Abbiamo bisogno degli iscritti ha detto – e degli elettori per allargare la base
del partito. Oggi la politica non si fa con gli strumenti di 40 anni fa perché è cambiata la società: oggi c’é la rete e ci sono i comitati di cittadini che si aggregano attorno ad un problema. Non possiamo rinunciare a questa forza. E quando avremo finito il congresso tutti parleremo una sola voce all’esterno, in Parlamento e tra la gente».

Parlando del perché si sia candidato a succedere a se stesso Franceschini ha ricordato due motivi: «Il primo, pensavo che dopo di me si potesse lasciare il partito in mano alle giovani generazioni, ma mi sono accorto che non era così; il secondo, non volevo che avesse ragione Berlusconi quando salutò la mia elezione dandomi dell’ottavo leader del centrosinistra che presto avrebbe lasciato il posto al nono. E per non dare ragione a lui ha voluto che non fossero 5-6 capi ma gli elettori a scegliere il nuovo segretario del Pd».