Tumori/ Il vino aiuta a sopportare gli effetti della radioterapia. Lo dice l’Università di Campobasso

Pubblicato il 1 Luglio 2009 - 19:45 OLTRE 6 MESI FA

Un bicchiere di vino al giorno per meglio tollerare la radioterapia. Una sorprendente ricerca dell’Università Cattolica di Campobasso mostra come un moderato consumo di vino può contrastare gli effetti collaterali dannosi delle radiazioni usate per combattere il tumore del seno. Le radiazioni usate per combattere il cancro colpiscono anche i tessuti sani vicini, primo fra tutti la pelle che devono attraversare, provocando molto spesso effetti anche rilevanti. È in questo campo che il vino scopre un suo lato nuovo e inatteso: proteggere quei tessuti dalle radiazioni, senza peraltro diminuire l’efficacia della radioterapia nel danneggiare le cellule cancerose. A favorire questo effetto benefico non sarebbe l’alcol, ma altri componenti contenuti nel vino, primi fra tutti gli antiossidanti.

La ricerca, condotta dall’unità operativa di Radioterapia e Terapie Palliative del dipartimento di Oncologia e dai laboratori di Ricerca dell’Università Cattolica di Campobasso, ha preso in esame 348 donne malate di tumore al seno, sottoposte a radioterapia da febbraio 2003 a giugno 2007. Oltre alle normali informazioni cliniche necessarie per l’inizio della cura, ciascuna paziente aveva fornito informazioni sul suo stile alimentare e sulle sue abitudini di vita, incluso il consumo di bevande alcoliche e specificamente di vino. Ciò che i ricercatori hanno esaminato è il danno che le radiazioni potevano provocare nella pelle del seno, un tipo di lesione misurato con una scala di gravità crescente. I risultati, mostrano come le donne che avevano l’abitudine di bere moderate quantità di vino abbiano presentato un livello di lesioni della pelle significativamente inferiore rispetto a quelle astemie.