Vertice Bossi Berlusconi: il Senatur torna a mani vuote, la Lega correrà in Piemonte

Pubblicato il 8 Settembre 2009 - 14:16 OLTRE 6 MESI FA

«Inutile spaccarsi la testa ora sulle regionali»: è pragmatico e attendista il ragionamento di Bossi consegnato ai suoi dopo la cena con Berlusconi. Tre ore e mezza a Villa San Martino a Arcore, poi il congedo in piena notte. Vertice interlocutorio – per non dire molto deludente per il Senatur – di cui danno conto sia il Giornale che il Corriere della Sera.

Il Senatur chiedeva tre regioni al nord ma in Lombardia Formigoni è stato incoronato “governatore a vita” e in Veneto anche la posizione di Galan sembra più che garantita. Resta solo il Piemonte per il quale Berlusconi ha dato il via libera, sapendo benissimo che lì una vittoria del centrodestra è altamente improbabile.

A fronte delle pressanti richieste avanzate alla fine dell’estate dalla Lega la risposta del premier è più che evasiva. Uno stop in piena regola accentuato da un corteggiamento neanche troppo sottotraccia nei confronti dell’Udc.

Per ora Bossi dovrà accontentarsi di un ticket di governo con suoi uomini come vice di governatori forzisti e accettare la sfida di correre per la gloria nelle roccaforti rosse, come Emilia e Liguria, dove tuttavia il partito sta radicandosi sempre più.

La sensazione è che tutto questo non possa placare l’appetito leghista che vuole monetizzare le eccellenti performance elettorali fin qui ottenute: il braccio di ferro è destinato a durare e nuove rivendicazioni sono all’orizzonte. Altre cene a due, altri vertici risolutivi si preparano.