Dagospia: Bocchino stretto tra Mara e Gabriella. E intanto pensa a vendere ‘Il Roma’

Pubblicato il 4 Dicembre 2010 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA

Italo Bocchino

Il sito Dagospia.com riunisce tre post in uno su Italo Bocchino, anima nera politica di Gianfrancio Fini: sulla presunta vendita del quotidiano Roma, sulla moglie Gabriella Buotempo e sul “flirt” con la ministra Mara Carfagna.

Per quanto riguarda il quotidiano ‘Il Roma’, Dagospia scrive: “Ultimissime da Napule! Italo detto Bocchino avrebbe messo in vendita il suo quotidiano “Roma”, di proprietà di una società cooperativa srl che si chiama “Edizioni del Roma”, sede amministrativa in Corso Vittorio Emanuele 21, in Roma. Bene, e chi se lo compra? Le voci sussurrano il nome del noto (alle cronache giudiziarie) imprenditore campano Alfredo Romeo. Come succede sempre a chi deve affrontare i rigori di santa giustizia, leggi il carcere, la prima cosa da fare subito – vedi Caltagirone – è comprarsi un bel giornale…“.

Poi Dago affronta la spinosa questione del flirt tra Bocchino e Mara Carfagna. Riporta l’intervista di Gabriella Buontempo, a ‘Novella 2000’ in cui la signora Bocchino dice: “Mio marito ha scelto di rimanere con me”, “non c’è stato tradimento”, anche se ci fosse stato “è un problema della Carfagna”.

Ma, come svela Dago, la signora Buontempo certo non deve attraversare un bel periodo, visto anche cosa scrive sulla sua pagina Facebook. Scrive Dagospia: “Sarà per il gossip che coinvolge suo marito, sarà per le tensioni legate alla politica. Sarà quel che sarà ma Gabriella Buontempo, consorte del finiano Italo Bocchino, è molto infelice. Il suo sfogo sulle pagine di Facebook (la bacheca è visibile anche a chi non è suo “amico”) pesca dalla migliore letteratura sentimental-tragica: ‘Come dice Dorothy Parker tanto vale vivere, come dice la poesia lentamente, lentamente muore chi non vive le proprie emozioni. Che sta a noi vedere il lato positivo. Tramutare i dolori in gioia’. E ancora: ‘Abbiamo perso ancora questo crepuscolo. Io ti ricordavo con l’anima stretta da quella tristezza che tu mi conosci’. Tra Garcia Lorca e Thomas Jefferson la Buontempo si congeda così: ‘Ognuno di noi ha diritto alla ricerca della felicità? Ed io quella voglio. Per me e le persone a me più care. Costi lacrime e sangue, pura’“.