Cibo esotico, nutrizionista: "Ok se è un eccezione, ma non diventi la normalità"

Pubblicato il 28 Gennaio 2012 - 16:45 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il benessere a tavola cresce con un regime alimentare ricco il piu' possibile di prodotti tipici locali, freschi, e a Km0. A dirlo e' il nutrizionista e dietologo Giorgio Calabrese, intervenuto oggi a Roma al convegno Alimentazione, salute e territorio', promosso nell'ambito del progetto 'Sapere i Sapori' ideato dall'Assessorato regionale all'Agricoltura in collaborazione con Coldiretti Lazio.

Secondo Calabrese ''cio' che arriva da lontano, e in generale lo stile alimentare globalizzato, deve essere l'eccezione, non puo' essere la normalita'. La normalita' e' la tavola a Km0, che da una parte preserva l'identita' culturale della tradizione gastronomia e dall'altra attiva un circuito economico di produzioni di qualita' e di prossimita'. La vera sfida e' portare a tavola un prodotto sano, tracciabile, e a prezzi corretti sia per il consumatore che per il produttore''.

L'etichetta dei prodotti agroalimentare, ha aggiunto Calabrese, ''e' un elemento fondante. Chi mette in campo un prodotto – secondo il nutrizionista – deve non solo prendersene la responsabilita', ma essere orgoglioso. E ha ragione l'Adi (Associazione dietologi italiani) di Lucchin a sostenere la tracciabilita' del cibo: tracciamo e rintracciamo, per orgoglio, per sicurezza alimentare''.