Iran. Un canale tv trasmesso da Rupert Murdoch minacciato dalle autorità

Pubblicato il 20 Novembre 2010 - 15:56 OLTRE 6 MESI FA

Rupert Murdoch

In poco più di un anno il canale della televisione satellitare in lingua persiana Farsi1, trasmesso in Iran dalla News Corporation di Rupert Murdoch e dalla ricca famiglia afgana Bushemi, è rapidamente diventata una delle più popolari stazioni nel Paese. Ma ci sono chiari segnali che per il governo di Teheran questa popolarità è diventata eccessiva.

Questa settimana, una lunga campagna condotta dalle autorità per indebolire il canale ha intrapreso una svolta minacciosa: un gruppo autodefinitosi l’Esercito Ciber Iraniano si è inserito nel sito web di Farsi1 ed in altri siti, inclusi certi posseduti dalla famiglia Bushemi, postando un enigmatico ma sinistro avvertimento.

”Gli alleati del sionismo dovrebbero sapere quanto segue – diceva il messaggio, rimasto online per circa sei ore giovedi – I sogni di distruggere le fondamenta della famiglia conduranno direttamente alla tomba”.

Non è chiaro che tipo di messaggio il post volesse inviare, ma si può provare ad indovinare. I leader iraniani conservatori lamentano che i programmi di Farsi1 – una varietà super-censurata di commedie e soap-opera – stanno erodendo i valori iraniani tradizionali.

Il cyber-raid è in ordine di tempo l’ultimo attacco inteso a screditare la stazione televisiva, che ha cominciato a trasmettere nell’agosto del 2009. Quest’anno, le autorità iraniane hanno cercato di far inceppare un satellite usato dal canale. Sui giornali sono apparsi attacchi personali contro Murdoch e Saad Mohseni, presidente del Moby Group, che assieme a News Corporation controllano, metà ciascuno, Farsi1.

I dirigenti iraniani sembrano essere particolarmente innervositi dalla presenza di Murdoch, che non soltanto è un uomo d’affari aggressivo, ma è anche politicamente molto attivo e certamente non attratto dal governo di Teheran.

Ma secondo funzionari americani e portavoce sia di News Corporation che del Moby Group, Farsi1 non è sovvenzionato da alcun governo. Infatti, nelle sue programmazioni non c’è ombra di politica, nè di notizie, nè di commenti politici. Quel che trasmette ai suoi telespettatori è semplice intrattenimento, tipo telenovelas, in maggior parte proveiente dall’America Latina e dalla Corea, ed anche quei programmi sono ”adattati” per l’audience iraniana.

Sebbene i contenuti contengano spesso relazioni amorose e infedeltà, qualsiasi tipo di contatto fisico uomo-donna è eliminato, finanche il bacio. D’altra parte Farsi1 trasmette serial americani tipo ”24”, che ha come protagonista un agente federale che spesso combatte contro terroristi provenienti dal mondo islamico.

La dichiarata ostilità dei dirigenti iraniani non avrebbe quindi senso, ma c’è di mezzo l’audience. Mosheni dice che secondo le sue stime Farsi1 è vista da svariati milioni di persone al giorno. E se ciò è vero, questi telespettatori sono sottratti molto probabilmente alle stazioni tradizionali iraniane. E allora l’ostilità non sorprende più, giacchè membri dell’establishment iraniano hanno interessi, anche finanziari, nel successo della televisione di stato.