Pdl, insulti tra falchi e colombe: “Povera Stella”, “che tristezza fate”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Novembre 2013 - 18:35 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi e Alfano

Berlusconi e Alfano

ROMA – Lealisti e governisti, falchi e colombe, oramai vanno a briglia sciolta. Per radio, via Twitter, tramite dichiarazioni alle agenzie, è un continuo di stilettate tra le due fronde del Pdl, come mai s’era visto prima. Un clima tesissimo, alla vigilia del consiglio nazionale del 16 novembre che trasformerà il Pdl in Forza Italia, con leadership assoluta di Berlusconi. Ecco una selezione dei botta e risposta, delle sortite, più pungenti delle ultime ore tra “colleghi” di partito.

Gianfranco Rotondi, tra i leali a Berlusconi. “E’ singolare che gli amici ‘innovatori’ paventino liste di proscrizione – spiega nel corso di una trasmissione radiofonica – quando alcuni di loro le hanno stilate alle ultime elezioni politiche per i parlamentari e persino per i funzionari dei gruppi parlamentari”.

Maurizio Gasparri, fedele a Berlusconi ma tra i mediatori tra le due fazioni: “In questo contesto fare partiti e partitini personali a che serve?”, si chiede Agorà su Raitre, di fronte all’ipotesi di un ritorno di Alleanza nazionale. “Rispetto le opinioni di tutti- aggiunge- ma rimango favorevole a un sistema bipolare e bipartitico. E lì stiamo tornando, come dimostra il fallimento del terzo polo di Monti”. E sull’ipotesi di scissione in casa Pdl: “Credo che rompendo l’alleanza faranno un danno a Berlusconi e non trarranno alcun beneficio loro. Quindi inviterei molto alla riflessione”.

Scambio via Twitter Formigoni-Gelmini. Inizia l’ex governatore: “In Lombardia dove, ahimé, abbondano falchi e pitonesse, il nostro documento degli ‘Innovatori del Pdl’ ha già raccolto la firma del 40% di membri del Consiglio nazionale”. Risponde, sempre via Twitter, Maria Stella Gelmini: “In Lombardia oltre il 70% dei delegati ha scelto di stare con Berlusconi. Formigoni millanta il 40% delle firme che tristezza!”. Controreplica Formigoni : “Povera stella, la ns Gelmini, che nella concitazione di questi giorni non sa più fare i conti. Ma poichè noi abbiamo il 40%, loro non più del 60%”.

Cicchitto-Prestigiacomo. Inizia Cicchitto, vicino ad Alfano: “Ci dispiace moltissimo, ma non condividiamo la posizione assunta dal presidente Berlusconi che ha fatto sua la posizione degli estremisti e che vuole far cadere a tutti i costi il governo. La caduta del governo provocata dal Pdl per puntare ad elezioni immediate, peraltro improbabili, sarebbe infatti solo un favore fatto al Pd”. La Prestigiacomo piccata: “Meglio estremisti come Berlusconi che attaccati al potere, come predica Cicchitto, disposto ad avallare qualsiasi onta politica e programmatica pur di sostenere il governo”.