Cecile Kyenge non dà la mano a Alessandro Morelli della Lega Nord (video)

Pubblicato il 21 Maggio 2013 - 13:41 OLTRE 6 MESI FA
Milano, no stretta mano tra Kyenge e politico della Lega Nord

Cecile Kyenge (Foto LaPresse)

MILANO – Cecile Kyenge, ministro all’Integrazione, non stringe la mano ad Alessandro Morelli, capogruppo della Lega Nord al Consiglio comunale di Milano. Forse una scelta deliberata (in virtù degli attacchi leghisti delle ultime settimane), forse un disguido, ma la stretta di mano non c’è stata. La Lega protesta, lo staff del ministro si giustifica: “Non l’avevamo riconosciuto, non l’abbiamo fatto avvicinare per una questione di sicurezza”.

Sì, perché la scorta dell Kyenge ha bloccato Morelli, che cercava invano si avvicinarsi e chiedeva al ministro di discutere insieme di Ius soli e immigrazione.

Morelli, inizialmente allontanato, è ritornato alla carica. Mano distesa in avanti (sempre a distanza) e la richiesta: ”Ministro, posso stringerle la mano, sono Alessandro Morelli, il capogruppo della Lega in Consiglio comunale”. Niente da fare, il ministro viene portato in auto. ”Neppure la mano?”, protesta ancora Morelli. ”Scappa di fronte ad un cittadino che vuole presentarsi e stringerle la mano”, accusa Morelli, che aggiunge: ”Avrei voluto informare il ministro della nostra campagna ‘Clandestino è reato’ e spiegarle le nostre ragioni, ma anche solo farle capire, attraverso un gesto distensivo, che la nostra è e sarà una battaglia durissima contro le sue idee che non uscirà mai dai termini democratici della politica”

E se il capogruppo del Carroccio ha letto l’accaduto come un ”rifiuto” del ministro, dallo staff della Kyenge replicano: ”E’ un problema di sicurezza, la Kyenge e la scorta non conoscono Morelli e si sono attenuti alle normali procedure”.

Spiegazione che però non soddisfa il consigliere. ”Peccato, perché il ministro ha dimostrato totale sdegno istituzionale ma soprattutto menefreghismo di fronte a un cittadino che serenamente si presenta a un suo rappresentante, degradando coi fatti le sue qualità di politico e di persona”.