Festival di Venezia: la madrina Ragonese si racconta

Pubblicato il 31 Agosto 2010 - 19:28| Aggiornato il 15 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

Isabella Ragonese

”Per me esiste un prima e un dopo Tarantino: un prima e un dopo film come Le iene o Pulp fiction. La sua forza è quella di contaminare le cose. Essere un finissimo cinefilo che sa mescolare fumetto, cinema di serie b e cinema-cinema”. Così oggi al Lido Isabella Ragonese, madrina di questa sessantasettesima edizione del Festival di Venezia, parla del presidente di giuria dei film in concorso.

Mentre dal punto di vista politico, l’autrice-attrice crede che oggi sia Nichi Vendola, governatore della Puglia ”quello che parla un linguaggio più moderno e vitale”. Per l’attrice, che domani condurrà nella Sala Grande del Lido la serata inaugurale alla presenza in forma privata del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ”il fatto che quest’anno si sia scelta una professionista come me senza troppa esperienza – dice raggiunta telefonicamente dall’ANSA – è stato come riconoscere che c’è una nuova energia nel cinema italiano, al di là di ogni anagrafe. Una vitalità che mi sembra sia ben rappresentata in questa edizione del festival”.

Registi con cui vorrebbe lavorare? ”Paul Anderson o i fratelli Coen, anche perché, al di là della loro bravura, sono anche registi molto attenti ai ruoli femminili”. Isabella Ragonese, premiata ai Nastri d’argento 2010 per ‘Dieci Inverni’ di Valerio Mieli, oltre la serata di domani nella Sala Grande (Palazzo del Cinema) condurrà l’11 settembre la cerimonia di chiusura, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni d’oro e gli altri premi della giuria del Concorso Venezia 67 della Mostra.

La Ragonese sembra comunque legata a Venezia fin dal suo esordio al cinema. Dopo un’intensa attività di autrice e scrittrice teatrale, il primo film da lei interpretato è stato ‘Nuovomondo’ di Emanuele Crialese che ottenne il Leone d’Argento alla Mostra del 2006.