Allerta in Islanda, migliaia di scosse in pochi giorni: attesa eruzione vulcanica

Sono circa 24mila le scosse di terremoto del denso sciame sismico che sta facendo tremare la penisola da fine ottobre, più di 1.400 solo venerdì 10 novembre.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Novembre 2023 - 08:38
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foto ANSA

Migliaia di scosse al giorno da fine ottobre hanno fatto dichiarare lo stato d’emergenza all’Islanda, per il forte rischio di una eruzione vulcanica. La zona interessata sarebbe sulla penisola di Reykjanes, nella zona sud-est dell’isola, a circa 60km da Reykjavik.

In Islanda migliaia di scosse, attesa un’eruzione vulcanica

L’emittente di servizio pubblico islandese Ruv riporta che ci sono forti attività sismiche e che a Grindavík le scosse di terremoto sarebbero state talmente forti da rendere difficile restare in piedi.
La protezione civile è a lavoro per mettere in sicurezza la cittadina e la centrale elettrica costruendo barriere alte tra i sei e gli otto metri e per un’estensione di quattro chilometri.

“Stasera la protezione civile ha fatto un modello basato sul punto in cui è più probabile che possa fuoriuscire il magma. Il modello non indica però che la lava scorrerà verso Grindavík” ha dichiarato l’organizzazione. Ciò nonostante molti degli abitanti di Grindavík stanno chiudendo le loro case, dirigendosi altrove. La Laguna Blu, nota attrazione turistica della zona, rimarrà chiusa per una settimana. 

Secondo i dati preliminari la scossa più forte sarebbe stata registrata con una magnitudo di 5.2, una strada è stata danneggiata e chiusa e più di un tremore della terra è stato avvertito anche nella capitale Reykjavik, a 40 chilometri di distanza. Ma sono circa 24mila le scosse di terremoto del denso sciame sismico che sta facendo tremare la penisola da fine ottobre, più di 1.400 solo venerdì 10 novembre.

Magma vicino alla superficie

L’Ufficio meteorologico islandese (Imo) ha segnalato la presenza di un accumulo di magma a 5 chilometri di profondità. “Lo scenario più probabile è che ci vorranno diversi giorni anziché ore affinché il magma raggiunga la superficie”, ha scritto il dipartimento in un documento citato dal Guardian, “se dovesse apparire una fessura nel punto in cui l’attività sismica è attualmente al suo massimo, la lava scorrerebbe verso sud-est e verso ovest, ma non verso Grindavik”. Nella stessa penisola di Reykjanes si sono recentemente registrate tre eruzioni: nel marzo 2021, nell’agosto 2022 e nel luglio 2023.