Cannabis e poi cocaina, le droghe più ‘amate’ in Europa. Uno spinello al giorno, abitudine per 4 milioni

Pubblicato il 10 Novembre 2010 - 11:20 OLTRE 6 MESI FA

Tecniche sempre più sofisticate per nasconderla e spacciarla, consumi al galoppo e un raddoppio in un anno dei decessi: la cocaina continua ad essere, dopo la cannabis, la droga più amata dagli europei.

Quasi 14 milioni di adulti l’hanno provata, 4 milioni l’hanno consumata nell’ultimo anno. E l’Italia resta ai vertici delle classifiche, dopo Spagna e Regno Unito.

I dati sono quelli della Relazione 2010 sull’evoluzione del fenomeno della droga in Europa, presentata mercoledì 10 novembre dall’Agenzia europea delle droghe (Oedt) a Lisbona e in contemporanea a Roma, e fanno riferimento prevalentemente al 2008.

Quanto alle cure per i tossicodipendenti, l’Oedt spiega che almeno un milione di persone in Europa ogni anno si sottopone a qualche forma di terapia per problemi di droga. Nella sua Relazione 2010 l’Oedt sottolinea come l’assistenza per i consumatori di sostanze sia notevolmente migliorata ma sottolinea che i problemi economici dovuti alla crisi mettono in pericolo i servizi di cura. I dipendenti da eroina sono la prevalenza di queste persone in trattamento, e in questo campo si sono fatti in Europa passi in avanti soprattutto nel garantire in tutti i Paesi la terapia sostitutiva (soprattutto metadone).

La cannabis  si conferma la “droga regina” della Ue e inizia ad invadere anche i mercati dell’est. Quattro milioni di persone, infatti, la usano tutti i giorni, e la stragrande maggioranza, 3 milioni, sono giovani. E proprio tra gli europei under 34 gli italiani spiccano per attaccamento allo spinello, in buona compagnia di cechi, estoni e slovacchi.

Trafficanti e spacciatori affinano le tecniche per far circolare la cocaina: prima dell’esportazione introducono cocaina base o idrocloride nei materiali da trasporto, come ad esempio cera d’api, fertilizzanti o tessuti, e poi la estraggono nei laboratori clandestini allestiti nell’Ue: nel 2008 ne sono stati scoperti 25 solo in Spagna.

Ma non è solo questo a preoccupare l’agenzia di Lisbona: nel 2008 i decessi collegati al consumo di “polvere bianca” sono raddoppiati, passando da 500 a mille. Nello stesso anno circa 70 mila europei hanno cominciato a curarsi dalla dipendenza da questa sostanza, circa il 17% di tutti i nuovi pazienti che si sottopongono a trattamento delle tossicodipendenze.

“Troppi europei – afferma il direttore dell’Oedt Wolfgang Goetz – considerano ancora il consumo di cocaina come un accessorio relativamente innocuo di uno stile di vita di successo”. Invece, occorre sapere che “non solo il suo consumo puo’ aumentare pesantemente e con rapidita’, ma anche che puo’ causare decessi, persino quando l’assunzione e’ occasionale e le dosi sono basse”.

In Europa in un anno sono aumentate di 1 milione sia le persone che hanno provato la cocaina che quelle che l’hanno consumata negli ultimi 12 mesi. Il livello di consumo è particolarmente concentrati in alcuni Paesi occidentali, e l’Italia insieme a Spagna, Regno Unito e Danimarca e’ ai vertici, anche per quanto riguarda i giovani.