Costa Concordia: Amelia Leon si salva, il nonno morì sul Titanic

Pubblicato il 16 Gennaio 2012 - 17:25 OLTRE 6 MESI FA

Amelia Leon

BIRMINGHAM (GRAN BRETAGNA) – Amelia Leon è fortunata: era sulla Costa Concordia affondata a 150 metri dall’Isola del Giglio ma si è salvata. Non era andata altrettanto bene al suo avo violinista, morto cent’anni fa a bordo del Titanic, uno dei musicisti che decisero di continuare a suonare quando la nave stava affondando.

Amelia era uno delle oltre 4mila persone a bordo della Concordia. Era una dei 37 inglesi a bordo.

Amelia, cantante di 22 anni di Birmingham aveva deciso di partire una settimana prima, per passare un po’ di tempo insieme al suo fidanzato, l’ingegnere Claudio Losito, di 27 anni.

“Eravamo nella nostra cabina, ha raccontato Amelia al Sunday Mercury, stavamo guardando un film quando è diventato chiaro che c’era qualcosa che non andava. Ho sentito la barca inclinarsi e ho aspettato che si raddrizzasse, ma non è successo”. Continua Amelie: “Quindi tutte le cose attorno a me sono iniziate a cadere sul pavimento. La luce è andata via. Io ho gridato: ‘Oh mio dio, prendi il giubbotto di salvataggio”.

“Tutti sono usciti dalle loro cabine, chiedendo cosa stesse succedendo. Io cercavo di raggiungere le scialuppe di salvataggio e pregavo che nulla ci accadesse. Nei corridoi tutti spingevano. Ho visto bambini piangere e genitori cercare disperatamente di calmarli. Io avevo addosso solo il mio pigiama e il cappotto. Ho guardato il mare ed era così scuro. Tutto quello che vedevo era la costa dell’isola a circa 400 metri. Mi sono domandata se sarei riuscita a nuotare fino alla riva”.

“Pensai che sarebbe stata una nuotata dura e fredda, ma almeno sarei stata lontana dalla nave. La gente si buttava nell’acqua ma alla fine ci hanno dato i giubbotti di salvataggio. E poi ce l’ho fatta”.