Joele Leotta, il compagno di stanza conferma: “Picchiato perché italiano”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Ottobre 2013 - 13:02 OLTRE 6 MESI FA

NIBIONNO (LECCO) – Omicidio di Joele Leotta, un testimone conferma: il diciannovenne di Nibionno (Lecco) è stato ucciso perché italiano. Lo scrive Claudio Del Frate sul Corriere della Sera, che riporta la testimonianza del ragazzo spagnolo, un compagno di stanza di Joele. 

Secondo il teste, già sentito dalle autorità britanniche, gli immigrati lituani arrestati avrebbero detto “Italiani di m… ci rubate il lavoro”.

Domenica intanto i genitori di Joele sono tornati a Nibionno dopo essere stati a Maidstone, nel Kent, dove il loro figlio si era trasferito insieme ad un amico, Alex Galbiati, per fare il cameriere. Il padre di Joele, Ivan Leotta, scrive Del Frate, dice di non volere vendetta: “Chiedo solo giustizia”.

Lunedì 28 ottobre i quattro lituani accusati dell’omicidio compariranno davanti al giudice per l’interrogatorio. I quattro vivevano nello stesso edificio degli italiani. Secondo quanto scrive Del Frate, qualche giorno prima dell’omicidio qualcuno si sarebbe lamentato per gli schiamazzi dei quattro, e avrebbe allertato anche la polizia. Da qui sarebbe scattata la spedizione punitiva.

I quattro, secondo quanto scrive Del Frate, avrebbero creduto che a chiamare la polizia fossero stati gli italiani. Così una sera sono entrati, completamente ubriachi, nella camera dove si trovavano Joele e Alex. A quel punto lo spagnolo li avrebbe sentiti dire quelle frasi sul lavoro rubato.